Napoli, il Maradona riapre per l’allenamento degli azzurri

Fissata domani la seduta di rifinitura a Fuorigrotta. Contro il Sassuolo in 45mila sugli spalti

Scudetto del Napoli
Scudetto del Napoli
Eugenio Marottadi Eugenio Marotta
Venerdì 25 Agosto 2023, 19:06 - Ultimo agg. 19:10
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Dalla festa scudetto al tricolore sul petto. Sono passate 12 settimane dall’ultima partita al Diego Armando Maradona del Napoli. Era il 4 giugno scorso e gli azzurri chiusero in bellezza la stagione, battendo la Samp (2-0) nell’ultima di campionato. Prima, durante e dopo fu un meritatissimo show con la regia di Aurelio De Laurentiis e tantissimi artisti che si avvicendarono sul green di Fuorigrotta davanti alle telecamere della Rai. Il tutto davanti ad uno stadio stracolmo di gioia, orgoglio ed euforia per il 3° scudetto del Napoli.


Domani, i campioni d’Italia faranno il loro esordio casalingo in campionato contro il Sassuolo davanti ad almeno 45mila spettatori (di cui oltre 23mila abbonati che hanno dato fiducia al club azzurro). Prima però ci sarà un inedito anticipo. Di Lorenzo e compagni, infatti, scenderanno in campo nel tardo pomeriggio di oggi al Maradona (ore 19 a porte chiuse) per la seduta di rifinitura agli ordini di Rudi Garcia.

Una novità rispetto al passato. Mai (o quasi mai) infatti, gli azzurri hanno scelto l’impianto di Fuorigrotta alla vigilia delle partite casalinghe per provare uomini e schemi da opporre all’avversario di turno. Probabilmente Garcia è «vecchia scuola» e preferisce far ambientare i suoi uomini agli spazi, alle linee, alle zolle del Maradona.


Poco importa che molti di loro li conoscano a memoria. Su tutti, il bomber Victor Osimhen che ritrova la torcida azzurra e raccoglie l’ennesimo premio. Prima del fischio d’inizio, infatti, il capocannoniere dello scorso campionato (26 reti) riceverà il premio «Paolo Rossì» da parte dell’Associazione italiana calciatori (che da tre anni ha dedicato il premio a «Pablito). A consegnare il trofeo ci penserà il presidente dell’Aic, Umberto Calcagno. «Si tratta di un giusto riconoscimento per il giovane bomber che l’anno scorso, su un totale di 26 reti, ne ha segnate 13 decisive. L’attaccante finisce così primo anche in questa speciale graduatoria dei cosiddetti “gol pesanti”, oltre a diventare il giocatore africano più prolifico di marcature nel corso di una sola stagione in Italia». L’Aic parla di Osi come di uno «scugnizzo partenopeo». «Seppur nato in un altro continente, Osimhen è uno di quegli “scugnizzi” che secondo Luciano De Crescenzo incarnano molto semplicemente l’amore per la vita».

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