Napoli a tutto coworking:
la scrivania è condivisa

Napoli a tutto coworking: la scrivania è condivisa
di Francesca Cicatelli
Sabato 15 Aprile 2017, 10:34
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Creatività, condivisione, osmosi di idee. Napoli si puntella di aree attrezzate in cui talenti e professioni affini entrano in sinergia. Lo spirito moderno della condivisione portato dalla sharing economy ha abbattuto le pareti, assottigliato i confini e reso trasparente ogni muro divisorio. E nell'immensità degli open space fluttuano gli incubatori di nuove start up. Anche all'ombra del Vesuvio ci si ingegna. Così in uno spazio del Lanificio a Porta Capuana è nato Spazio Intolab che condivide aree di lavoro e progetti (persino una start up con la Germania per guadagnare facendo la spesa, come ci racconta nella videointervista a Il Mattino Massimiliano Amato). 
 


Il coworking oltre ad aumentare il livello di professionalità consente anche di risparmiare sui costi fissi e fa del networking un modello di business valido e alternativo. Lo sanno bene Massimiliano Amato, Bruno La Mura, Rosario Cotena, Marcello Lettera che pur continuando a svolgere le proprie professioni si sono votati, da due mesi, all'imprenditoria culturale.

«È lo spazio - raccontano - che si é quasi adattato a noi. Lui è lì e ci suggerisce di fare. Si presta bene alla nostra idea di impresa che prevede anche la valorizzazione di Porta Capuana come nuovo fulcro di Napoli». Hanno creato, quindi, un polo attrattivo culturale che offre spazi a musicisti, artisti, corsi e laboratori, nonché visite guidate con percorsi innovativi, con Oculus per esempio. E per farlo vanno non aspettano di essere contattati ma vanno persino a caccia di talenti. Non perdeteli di vista. Non si sa mai.

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