Gaiola, premio da 20mila euro per parco marino mozzafiato

Gaiola, premio da 20mila euro per parco marino mozzafiato
di Delia Paciello
Mercoledì 4 Ottobre 2017, 20:47 - Ultimo agg. 20:57
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Ci sono bellezze che vanno oltre le possibili descrizioni ed emozioni che partono dalla vista ma che restano indelebili nella mente. Ed è per questo che la Gaiola è un'area marina protetta: uno dei luoghi naturali più belli e suggestivi d’Italia, vincitore del concorso indetto da Asdomar per dar risalto a quei posti che sono diventati simbolo del rispetto dell’ambiente e della salvaguardia del mare. Quei panorami mozzafiato nascondono fondali ricchi di storia e ecosistemi da preservare con cura, oggetto di studio e ricerca delle università napoletane. Tante persone negli ultimi anni si sono rimboccate le maniche per proteggere un posto così magnifico, riconosciuto oggi da tutto il mondo: un mare ripulito dai rifiuti dell'ignoranza e della non curanza per opera di volontari e della Gaiola Onlus.  
 

 
 
Una testimonianza di persone che hanno investito cuore, energia, volontà, tanta passione ed entusiasmo. La collaborazione fra istituzioni e gruppi privati ha trasformato un’area abbandonata in un paradiso. Il premio riconosciuto dall’azienda è da collegarsi anche all’attività scientifica: la capacità di introdurre innovazioni è il principio della Gaiola onlus, che in occasione della premiazione ha presentato un nuovo progetto che consente ai visitatori di immergersi nei fondali marini dell’area protetta senza bagnarsi. Sembra paradossale, ma con le nuove tecnologie nulla lo è: sarà possibile vedere in una sala il percorso di alcuni operatori subacquei esperti collegati ad una speciale telecamera e si potrà interagire con gli stessi, vivendo un viaggio unico in 3D nel mondo marino della riserva naturale. Un esperimento nuovo rivolto soprattutto ai giovani, per far conoscere ed appassionarli alle ricchezze delle nostre terre.
 

«Questo è un pezzetto di costa unico a due passi dal centro di Napoli, città meravigliosa ma piena di difficoltà», spiega Maurizio Simeone, ecologo marino e presidente del centro studi interdisciplinari Gaiola. «Non è facile portare avanti qui un'area protetta: c’è tanta pressione ma anche tante opportunità per far riscoprire il mare di Napoli. Aver avvicinato le persone alla riscoperta del proprio mare e delle proprie bellezze è una grande conquista. Questo concorso è stata un’importante prova per noi: tanti voti e tanto sostegno, ci siamo accorti che la città ci è vicina e che i cittadini apprezzano il nostro lavoro. Questo ci dà forza per continuare il recupero di questo posto che viene da decenni di abbandono e degrado. La scommessa è stata proprio coinvolgere tante persone. I napoletani dimostrano che le cose si possono cambiare con un percorso di recupero dal basso». Tanto lavoro quindi dietro questo progetto, ma anche tante soddisfazioni: «I pescatori di Marechiaro trovano più pesce ora che c'è l’area protetta».
 
Un premio di 20 mila euro assegnato dall’azienda Asdomar in una cerimonia subacquea, visibile per il pubblico in sala tramite la nuova tecnologia. «Vogliamo premiare le realtà che lavorano con qualità e rispetto per lanciare un messaggio importante agli italiani e dimostrare che si può andare controcorrente. Bisogna valorizzare le nostre risorse. Anche la nostra azienda sceglie di continuare ad investire in Italia: bisogna credere che coinvolgendo le persone, comunicando e operando con qualità e rispetto si può avere il cambiamento», afferma Giovanni Battista Valsecchi, direttore generale di Generale Conserve.
 
Presenti anche le istituzioni, che come sottolinea l’architetto Garella, soprintendente della Soprintendenza Archeologia Belle Arti, hanno dato enorme supporto al progetto. «Il Comune di Napoli è soddisfatto di questo lavoro, e parlo a nome del sindaco – dichiara la dottoressa Daniela Villani , delegata da Luigi De Magistris per l’occasione -  Abbiamo cercato di dare sostegno con cose semplici, promuovendo le bellissime iniziative di questi posti unici al mondo».

«Un modello virtuoso, un esempio da seguire che possa far luce ai cittadini», continua poi l’assessore alla Cultura e al Turismo, Gaetano Daniele. «C’è ora la consapevolezza che tutelare questo posto è un obbligo di tutta la cittadinanza. Questo incanto si può rivivere grazie alla bellezza umana: attraverso la cultura e la consapevolezza civile si può ricostruire una relazione fra impegno civico e recupero dei patrimoni naturali, artistici e culturali di questa città. Questo luogo può insegnare tante cose».
 

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