Tennis Club Napoli, concessione per 30 anni dal Comune: «Raddoppiato il canone»

L'orgoglio di Villari: «Ora sogno di portare stabilmente un grande appuntamento di tennis a Napoli»

Riccardo Villari al Tennis Club Napoli
​Riccardo Villari al Tennis Club Napoli
di Gianluca Agata
Mercoledì 4 Ottobre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 5 Ottobre, 07:22
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Guarda l'orizzonte Riccardo Villari. Un orizzonte fatto di programmazione, organizzazione, lavori, investimenti. Il Tennis Club Napoli è al centro di quel miglio d'oro tutto partenopeo nel quale ci sono i circoli storici della città che vanno dal Molosiglio alla collina di Posillipo. A fine settembre è stata finalmente sottoscritta la concessione trentennale per l'uso della sede del Tennis Club Napoli, una delle palazzine più belle e affascinanti che ha fatto la storia di Napoli. Chiusi tutti i contenziosi.

Per i prossimi 30 anni, il Tennis Club pagherà un canone più che raddoppiato rispetto al precedente, oltre 20mila euro al mese, inoltre il Comune a fronte di una serie di contenziosi incasserà dal circolo sportivo 1,8 milioni di euro, dilazionati in 8 anni. «È un grosso impegno economico per noi ma la stabilità è un valore inestimabile.

La cosa più rilevante - racconta Riccardo Villari, presidente del Tc Napoli - è che nella delibera di giunta si riconosce la nostra storia, il valore di una tradizione ultracentenaria, la nostra centralità nella vita della città. Significa andare al di là di un normale rapporto commerciale e aver compreso da parte del Comune l'importanza del nostro Circolo e dell'azione che svolge, sportiva, culturale e sociale. Una concessione in cui si riconosce che la palazzina liberty di viale Dohrn e il Tc Napoli sono tutt'uno» e che sarà impossibile dare una destinazione d'uso che non sia quella attuale. Superati gli anni in cui tra Tc Napoli e Comune «c'è stata una interlocuzione schizofrenica. Il Comune parlava di voler vendere o affittare ma poi non procedeva con atti e via così. Da parte nostra, prima di sederci al tavolo, abbiamo eliminato ogni ostacolo al dialogo, innanzitutto rimuovendo tutte le difformità urbanistiche. Abbiamo scelto, infatti, di non ricorrere alla giustizia amministrativa, per non perdere tempo ulteriore e di proporci come interlocutore affidabile». 

Un rinnovato modo d'intendere i Circoli, non più «come mondi chiusi, ma come aperti alla città per svolgere un ruolo di supporto alle istituzioni», è stato un altro elemento centrale della concessione, fortemente voluto dal Comune. Da Villari anche una proposta: «La filiera dei Circoli è portatrice di valori. Soltanto noi abbiamo circa mille associati, tra i vari circoli arriviamo a circa 5mila. Siamo luoghi di aggregazione, dove la testimonianza della tradizione genera quei valori che si trasmettono ai giovanissimi che frequentano le nostre strutture sportive. L'attività sportiva è la nostra pietra angolare, non abbiamo fini di lucro, siamo associazioni che reinvestono nello sport tutti gli introiti. Possiamo supportare le Istituzioni per la gestione dell'impiantistica sportiva, abbiamo know how e personale qualificato nelle varie discipline. La filiera dei Circoli, insomma, può sopperire a tante carenze e riattivare luoghi chiusi da tempo».

In questi due anni «al Comune, innanzitutto con il sindaco Gaetano Manfredi e l'assessore al Bilancio Pier Paolo Baretta, voglio riconoscere il merito di aver affrontato un tema del quale il Tennis Club Napoli è, per così dire, un'apripista, quello che riguarda decine di associazioni, fino ad oggi sospese e precarie, che andavano stabilizzate. Hanno avuto spirito innovativo e coraggio».

La chiave di volta di questa concessione è «affermare che una transazione deve riconoscere non solo il dato economico ma anche il valore di una storia e di una tradizione ultracentenaria» conclude Villari.

L'assessore Baretta spiegava in passato: «Stiamo lavorando ad una regolarizzazione di tutte le associazioni, sportive, educative, religiose che hanno una finalità sociale attraverso forme di mediazione e conciliazioni delle loro pendenze. In questo modo riusciamo a sbloccare tutto il passato e ripartire». La firma con il Tc Napoli va in quella direzione.

 

«Quando fui eletto dissi che avrei voluto riportare il grande tennis internazionale a Napoli e dare stabilità al mio Circolo. Posso dire che ci siamo riusciti con tre challenger e un Atp 250, torneo che dopo le difficoltà iniziali, si è concluso con un risultato lusinghiero». Il sogno ora è quello di «portare stabilmente un grande appuntamento di tennis a Napoli, rilanciando l'idea di uno spazio eventi stagionale sul lungomare». 

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