Tennis, ecco la mega arena a Napoli; Villari: «Scommessa vinta»

Tennis, ecco la mega arena a Napoli; Villari: «Scommessa vinta»
di Gianluca Agata
Lunedì 10 Ottobre 2022, 08:21 - Ultimo agg. 15:06
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Armando Diaz, il Duca della vittoria della Prima guerra Mondiale è a cavallo sul suo basamento dal 29 maggio del 1936. Il Tennis Club Napoli è lì dal 1905, presidio della storia della città di cui ha saputo interpretare le trasformazioni anticipandone spesso i tempi. Di sport in quei cento metri tra la statua di Armando Diaz e la palazzina liberty del tennis napoletano ne è passato tanto, vela e canottaggio, gran premi di auto e Formula1, America's cup e, naturalmente, grande Tennis. Oggi presentazione. Dal 17 al 23 ottobre BCP Tennis Napoli Cup ATP250.

«La forza del Tennis Club Napoli - racconta il presidente del circolo partenopeo, Riccardo Villari - è quello di interpretare. Da 100 anni siamo in sintonia con la città. Era il momento di tornare ad organizzare un grande torneo di tennis». I numeri stanno lì a testimoniarlo. Da oggi cominceranno a saltare le prime palline sull'hard court dell'Arena, del D'Avalos, del Gasparini e del campo 4 destinato agli allenamenti. Ed anche sul campo allestito al coperto (per eventuali emergenze) al Rama Club di Fuorigrotta.

Una operazione, quella della trasformazione da terra allo standard prescelto, da oltre 260mila euro. Un costo previsto della tappa napoletana di due milioni di euro con un indotto che va dalle 600 notti prenotate tra tennisti e staff ai 500 addetti tra operai, controlleria, specialisti nella posa dei campi che ieri spargevano la resina senza potersi fermare un attimo per rendere perfetto il proprio lavoro. Prima il bordo del perimetro del campo, poi gli inerti che hanno creato la base per stendere la platea di legno, infine il tappetino di cemento e la relativa resina.

Tutto l'impianto perimetrale del campo sarà dotato di tecnologia Led con un back drop di due metri sul lato corto del campo centrale, come nei grandi tornei dell'ATP Tour. «Il 25 luglio - racconta Villari - abbiamo avuto l'ok per l'organizzazione». Napoli ha raccolto lo slot lasciato dalla Russia per le sanzioni e si è gettata a capofitto nell'organizzazione. «Cuore, impegno, passione, abnegazione. Ci abbiamo messo tutto questo, come avviene per le cose importanti», racconta Villari. «La Federazione al nostro fianco, le istituzioni vicine. Abbiamo riaperto i nostri cassetti pieni di storia e messo in mostra i gioielli di famiglia riposizionando il nostro circolo dove merita di stare. La tradizione e la capacità organizzativa, l'autorevolezza e la possibilità di recitare un ruolo sui tavoli che contano».


Ci saranno Rublev, russo attualmente numero 9 al mondo, e Carreno Busta (nr. 14); Monfils, Bautista Agut, Davidovich Fokina, Kecmanovic, Baez, Ramos Vinolas, Mannarino, Cachin, Moutet, Carballes Baena, Nakashima e Galan.

Oltre a Musetti, gli altri azzurri in gara sono Fabio Fognini (che giocherà anche il doppio con Bolelli) e Lorenzo Sonego. Già venduti 12mila biglietti.

 

«Un evento in cui mettiamo in mostra il meglio e con il quale lanciamo la proposta di un'arena da 4.000 posti attiva nei quattro mesi estivi. Spetta alle istituzioni cogliere l'occasione per recuperare degli spazi ordinati anche scenograficamente attraenti». Da maggio a settembre spettacoli teatrali, musicali, sportivi. «Via Caracciolo è una splendida passeggiata. Può essere molto di più». Una impresa, l'ennesima, che per essere rilanciata ha bisogno del sostegno dell'imprenditoria napoletana, definita «pigra» da Villari per l'Atp. «Avremmo voluto un coinvolgimento più partecipativo, invece, al momento della scommessa, dei contratti, non c'è stata. Come spesso accade a Napoli si vuole attendere, vedere cosa accade prima di fare il primo passo». Ora l'Arena fa bella mostra di sé. «Gli appassionati hanno creduto subito nel progetto, semifinali e finali praticamente sold out». L'imprenditoria è... pigra. «Ma il torneo non è ancora cominciato. La disponibilità a collaborare c'è sempre».

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