Due bracconieri fermati dai carabinieri e dai volontari Lipu: il primo con porto d'armi scaduto; l'altro, è stato controllato con un richiamo acustico, vietato per legge.
«Davvero una brutta giornata per i seguaci di Diana - sbotta Fabio Procaccini, delegato della Lipu di Napoli - e così, dopo che il Tar Campania ha ridotto in modo consistente il calendario venatorio, partono i rigidi controlli la difesa della vita, della natura e degli ecosistemi».
Infatti, ieri, i militari della stazione dei carabinieri forestali di Pozzuoli con le guardie venatorie e zoofile della Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli), durante un servizio di controllo del territorio per prevenire il reato di bracconaggio, hanno sorpreso un settantenne di Pozzuoli sprovvisto di tutti i documenti amministrativi per l'esercizio venatorio e con la licenza di porto d'armi scaduta che è stato denunciato alla Procura della Repubblica del Tribunale di Napoli Nord.
«La tutela dell'ecosistema - conclude Procaccini - è una mission essenziale soprattutto in questo momento storico e poi i cacciatori non devono mai dimenticare che la disciplina sulle armi è estremamente importante e va rispettata alla lettera».