L'antibiotico fu scoperto ad Arzano.
Riapre il pozzo «magico» di Tiberio

L'antibiotico fu scoperto ad Arzano. Riapre il pozzo «magico» di Tiberio
di Francesca Cicatelli
Sabato 6 Maggio 2017, 23:29
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Siamo alle solite. Fleming si meritò il Nobel grazie ad una capsula dimenticata aperta ma a scoprire l'antibiotico dalle muffe, la penicillina, fu 35 anni prima un medico molisano che studiava a Napoli, Vincenzo Tiberio, che la rinvenne al pozzo degli zii ad Arzano.
 

Si rese conto che, quando il pozzo veniva pulito dalle muffe, le persone si ammalavano di gastroenteriti. Così approfondì in laboratorio, e ne comprese il potere battericida. Nel 1895 i suoi studi, dal titolo "Sugli estratti di alcune muffe", furono pubblicati sugli annali di igiene sperimentale anticipando i risultati inglesi di molti anni dopo. Il mondo accademico italiano non era pronto a recepire questa innovazione e l'incomprensione, così come l'amore ostacolato e malvisto dalla famiglia per una cugina fece allontanare Tiberio da Napoli. Quando vi fece ritorno, per riprendere gli studi, morì poco dopo, a soli 45 anni.

Ora il pozzo appartiene ad un'altra famiglia ed è di nuovo in vendita insieme al giardino e alla residenza intorno. Ma la comunità scientifica con l'aiuto di alcune associazioni, tra cui "Agrippinus", sta tentando di riaprire e riabilitare il pozzo con la sua portata storica.

A ripercorrere l'affascinante vicenda la testimonianza nel video de Il Mattino di Sergio De Rosa, figlio di Salvatore, scienziato dell'Istituto di chimica biomolecolare (Icb) del Cnr di Pozzuoli, che è stato un appassionato studioso di Tiberio.
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