Il traffico infernale che in questi giorni sta paralizzando la Tangenziale di Napoli ha rischiato di trasformarsi in una trappola mortale per il piccolo Gabriele, che rischiava il soffocamento a causa di un corpo estraneo che gli bloccava il respiro.
Quando i genitori del bambino si sono accorti che qualcosa non andava non hanno esistato nemmeno un istante, caricando il piccolo in macchina e lanciandosi a tutta velocità verso l'ospedale Santobono. Ma poche centinaia di metri dopo aver imboccato la strada a scorrimento veloce che taglia in due la città la terribile sorpresa: il traffico era letteralmente bloccato, come spesso accade in queste giornate di festa, e non si procedeva nemmeno a passo d'uomo.
Poi la chiamata al numero unico d'emergenza per chiedere l'intervento delle forze dell'ordine e una volante del Commissariato di Poggioreale che si precipitava sul posto, individuando la vettura ferma con a bordo il bambino ormai quasi del tutto privo di sensi e facendo da "apripista", fendendo il traffico per arrivare nel più breve tempo possibile al pronto soccorso del nosocomio vomerese.
Qui i medici del Santobono hanno preso immediatamente in carico il piccolo Gabriele, arrivato in codice rosso e lo hanno sottoposto d'urgenza ad una radiografia che accertava la presenza di una disk battery - una batteria "piatta" di solito inserita nei giocattoli di piccole dimensioni, negli orologi o in qualche modello di telecomando - all'interno dell'esofago.
Una storia a lieto fine, condita da una splendida foto pubblicata sulle pagine social della Questura di Napoli, resa possibile solo grazie al tempestivo intervento di Claudio e Nicola - i due poliziotti intervenuti per far largo alla vettura a bordo della quale si trovava Gabriele - dei medici e degli infermieri del Santobono e, sopratutto, del sangue freddo dei genitori del bambino che sono riusciti a non farsi prendere dal panico e ad allertare tempestivamente i soccorsi.
L'incidenza di incidenti domestici legata all'ingestione delle piccole disk battery è in forte aumento negli ultimi anni e vede coinvolti per la quasi totalità dei casi bambini sotto i sei anni. Nella maggior parte dei casi l'ingestione delle batterie - specie quelle di piccole dimensioni - non produce complicazioni gravi ma in ogni caso l'ingestione accidentale può dar vita a lesioni all'esofago o a patologie gastro-intestinali. Una percentuale significativa dei casi segnalati - circa il 12% dei casi che riguardano bambini di età inferiore ai sei anni - riguardano, come per il piccolo Gabriele, problemi respiratori per i quali la tempestività d'intervento è fondamentale.