Biotecnologie, la Campania fa asse con Francoforte

Biotecnologie, la Campania fa asse con Francoforte
Martedì 22 Marzo 2016, 19:18
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Conclusa con successo la “missione” in Germania di Biocam - Aggregazione pubblico-privata della Regione Campania specializzata nella ricerca e nel trasferimento tecnologico delle biotecnologie applicate alla salute dell’uomo per la settima edizione del “Science to Market” di Francoforte (7-10 marzo 2016). Biocam fa il suo ingresso nella Federazione Europea di Biotecnologie, stringe una serie di collaborazioni per lo sviluppo dei propri brevetti con i gruppi industriali del “FIZ”, il centro di innovazione sulle biotecnologie della città tedesca (Frankfurter Innovationszentrum Biotechnologie) e, infine, avvia la condivisione di alcune innovative linee di ricerca su farmaci biotecnologici con il Dipartimento di Farmacologia della Goethe-Universität di Francoforte.



“Si tratta di risultati molto significativi – spiega Lucio Annunziato, professore ordinario di Farmacologia all’Università Federico II di Napoli e presidente di Biocam Scarl – perché in questo modo la Campania pone le premesse per fare un salto di qualità sul fronte dello sviluppo industriale delle biotecnologie nel settore della farmacologia dei biomarcatori, delle biobanche e dei presidi medici neuro riabilitativi”. L’Assia, infatti, è la regione leader in Germania per l’industria delle biotecnologie. Sul territorio sono attive 225 aziende, per un totale di 19.500 lavoratori e un fatturato di ca. 5,2 Mld di euro. “Il mercato tedesco e, in particolare, il distretto di Francoforte – continua Annunziato - presenta una filiera tecnologica particolarmente adatta alla creazione di sinergie con il network biotecnologico della Campania”. In particolare, ad aver avviato dei rapporti di collaborazione per lo sviluppo dei propri brevetti sono state Neatech.it Srl, S.D.N. Spa, Merigen e Genomix4life, tutti soggetti facenti parte di Biocam Scarl. Promossa nell’ambito delle azioni del progetto Bibiofar, biomarker, biomateriali e farmaci innovativi per la diagnosi e per la terapia dell’ischemia cerebrale e dei tumori plurifarmacoresistenti della testa, del collo e della mammella attraverso la realizzazione di una rete di biobanche, la missione di Biocam ha avuto l’obiettivo di presentare ai principali stakeholder europei del settore le soluzioni tecnologiche dell’eccellenza della ricerca scientifica campana, tra cui: farmaci biotecnologici ed eterociclici, kit diagnostici di nuova generazione per l’ischemia cerebrale e neoplasie, biomateriali per la rigenerazione di tessuti, presidi sanitari “intelligenti” a supporto di pazienti affetti da malattie neurodegenerative. A margine della conferenza “Science to Market” la Camera di Commercio italiana per la Germania (ITKAM) ha coordinato presso i principali distretti e cluster del farmaco numerosi incontri in occasione dei quali Biocam ha presentato le proprie linee di ricerca scientifica e industriale ad una platea qualificata composta dalle principali società tedesche del settore e dall’Università di Francoforte.



La Rete Biocam Coordinata dalla Divisione di Farmacologia del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università “Federico II” di Napoli, la rete di Biocam raggruppa quattro organismi di ricerca (le Università di Napoli “Federico II” e di Salerno; il Centro Regionale di Competenza - CRdC Tecnologie S.c. a r.l. e il Ceinge - Biotecnologie Avanzate) e otto realtà industriali (Angelantoni Life Science Srl, Bio-ker Srl, Merigen Research Srl, Pierrel SpA, Neatec Spa, Neatech.it Srl, S.D.N. Spa, San Raffaele la Pisana Spa, Genetic Spa e Genomix4life). La peculiarità dell’aggregazione pubblico-privata “Biocam” è quella di indirizzare le proprie attività verso la produzione di prodotti innovativi in settori nei quali le attività industriali della regione Campania sono carenti. In particolare, “Biocam” si rivolge allo sviluppo industriale di: Nuovi kit diagnostici per biomarker predittivi di patologie per le quali non si dispone ancora di indicatori attendibili e riproducibili nelle numerose patologie neurodegenerative e nelle neoplasie farmaco-resistenti; Farmaci per l’ischemia cerebrale e per le malattie neurodegenerative, per le quali non esistono oggi terapie valide, attraverso tecniche di ingegneria ricombinante e sintesi di composti eterociclici; Farmaci biotecnologici ed eterociclici per il trattamento di neoplasie multi-farmacoresistenti; Sistemi di tracciabilità delle procedure operative standard nei processi di raccolta e conservazione dei campioni tissutali ed umorali destinati a bio-banche e nuovi sistemi di crioconservazione “intelligente”; Biomateriali e sistemi cellulari per la rigenerazione di tessuti asportati a seguito di chirurgia demolitiva nei tumori del distretto testa-collo; Presidi sanitari “intelligenti” per pazienti affetti da malattie neurodegenerative che superino i limiti di quelli attuali e, anche grazie al contributo di alte tecnologie elettroniche ed informatiche, aumentino significativamente l’autonomia del disabile.



“In nessuno dei casi elencati - sottolinea il presidente di Biocam, Lucio Annunziato - esistono alternative già commercializzate e, pertanto, i prodotti sviluppati dall’aggregazione Biocam, una volta commercializzati, potranno incidere significativamente non solo sul mercato nazionale ma anche su quello internazionale.
Ciò potrà tradursi in una maggiore internazionalizzazione delle imprese partner con significative ricadute economiche ed occupazionali sul territorio, rispondendo così agli obiettivi che il bando sulle reti lunghe, promosso dalla Regione Campania, si è posto”. -
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