Brunetta: «Napoli e Caserta un cancro»
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Brunetta: «Napoli e Caserta un cancro» Ondata di reazione dei lettori/ Commenta
Sabato 11 Settembre 2010, 12:52 - Ultimo agg. 19 Novembre, 15:49
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ROMA (11 settembre) - Se non avessimo la Calabria, la conurbazione Napoli-Caserta, o meglio se queste zone avessero gli stessi standard del resto del Paese, l'Italia sarebbe il primo Paese in Europa. Cos si espresso il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, secondo quanto riporta 'Il Giornale'. Spiegando l'importanza del federalismo il ministro evidenza l'esistenza di un sistema malato ben rappresentato dalla «conurbazione» Napoli-Caserta che è «un cancro sociale e culturale. Un cancro etico, dove lo Stato non c'è, non c'è la politica, non c'è la società».



Per dare un'idea, racconta di quando si tenne il primo consiglio dei ministri a Napoli, Per l'emergenza rifiuti in Campania: «La città era vuota. Qualcuno agli angoli delle strade ci faceva il segno con il dito», (il medio). «Gli intellettuali napoletani disquisivano se il termovalorizzatore di Acerra fosse idoneo sì o no. E stavano con la merda sopra i capelli».



Mi ricordo «il freddo morale psicologico ambientale di quella giornata. Me lo ricordo. Ed è il segno più tragico, forse più dei mucchi di spazzatura per le strade, di una società, di una cultura e di una classe dirigente se non morte, tramortite».



Il ministro Brunetta invita gli ex governatori di Campania e Calabria del Pd a replicargli. «Zoggia e Pittella? Se questi sono i miei interlocutori - osserva il ministro - c'è davvero di che amaramente divertirsi. Perché, sul che fare nel Mezzogiorno, non mi rispondono piuttosto Bassolino e Loiero? Perché il primo non ci racconta come ha ridotto Napoli e la Campania? E perché non fa la stessa cosa Agazio Loiero con la sua Calabria?».



«Pittella e Zoggia - aggiunge - farebbero meglio a chieder conto del loro operato a questi compagni, fulgidi campioni del governo meridionalista della sinistra. E per aiutarli nella loro riflessione invierò loro tutti i successi ottenuti dal governo Berlusconi e dal mio collega Maroni contro la criminalità organizzata in Campania e in Calabria, allegando i relativi atti parlamentari».



«Avranno modo di imparare - afferma Brunetta - cosa sia un reale impegno per il Sud, distinguendolo dalle chiacchiere ipocrite, inconcludenti e fintamente indignate. Quanto a Leoluca Orlando Cascio (come lo ha sempre chiamato il presidente Cossiga), sappiamo bene chi egli sia e come da sindaco abbia ridotto la città di Palermo».


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