Caivano, flashmob al campo rom: gli attivisti vogliono l'intervento della Regione e della Prefettura

Caivano, flashmob al campo rom: gli attivisti vogliono l'intervento della Regione e della Prefettura
di Rosaria Rocca
Giovedì 14 Luglio 2022, 21:20 - Ultimo agg. 23:52
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Flashmob contro i roghi tossici al campo rom di Caivano. I volontari dell’associazione Antiroghi Acerra sono scesi nuovamente in campo questa sera mobilitandosi per chiedere interventi concreti. L’allarme ambientale, che interessa la zona della provincia a Nord di Napoli, non è più trascurabile. Gli attivisti vogliono risposte concrete dalle istituzioni: «La Regione, La Prefettura e i Comuni devono sedersi a un tavolo per garantire la soluzione di un’abitazione che deve consentire ai loro figli di non vivere in una condizione igienico-sanitaria precaria. Solo così si potrà superare il problema dei campi rom soprattutto in aree periferiche abbandonate e degradate, che diventano calamita per il traffico illecito di rifiuti». 

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C’è anche l’altra parte della medaglia.

Sono tanti i disagi che vive la comunità rom, come spiega un delegato: «Questo campo doveva durare solo dieci anni. D’inverno fa freddo e dobbiamo usare gli ombrelli quando piove. D’estate, invece, è un forno». 

Ieri, i volontari hanno avuto un vertice con una parte della comunità rom temendo uno scontro durante la manifestazione di oggi. Lo scorso 25 giugno, infatti, era già stata fatto un flashmob. Nato come pacifico, era degenerato nella violenza come spiegato dai volontari: «A causa di un individuo accorso sul luogo, la situazione era degenerata poiché con il suo atteggiamento aveva aizzato la comunità rom che violentemente si era scagliata contro i manifestanti mettendo a rischio l’incolumità degli stessi attraverso il lancio di pietre, spranghe di legno e di metallo e qualsiasi altro oggetto nella loro disponibilità».

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