Contraffazione, Censis: «A Napoli
deficit disenso civico»

Contraffazione, Censis: «A Napoli deficit disenso civico»
Martedì 13 Giugno 2017, 14:09
3 Minuti di Lettura
«Napoli è un territorio dove il senso civico e la cultura della legalità risultano particolarmente deficitari». Così in una nota del Censis sull'analisi della contraffazione presentata oggi a Napoli. Per il segretario generale, Giorgio De Rita, «il senso civico dei napoletani è quello che è dei napoletani. Senso di legalità, cura della propria città e rispetto delle regole è stato nel passato visto come contraddizione rispetto alla necessità di avere lavoro, di aver un reddito, di mantenere la propria famiglia».

Interpellato sul commento contenuto nello studio Censis sul senso civico 'deficitariò tra i napoletani, De Rita ha aggiunto: «questo fa parte della cultura, della storia napoletana, del modo di vivere napoletano in cui la contraffazione dimostra che l'intreccio esistente tra produzione, distribuzione e commercializzazione ha una dimensione economica importante nell'economia napoletana e ha rappresentato una possibile via d'uscita e resta una via d'uscita illegale. Nella città ci sono delle contraddizioni strutturali e storiche ma la consapevolezza c'è, il lavoro fatto dalle forze dell'ordine, dall'amministrazione comunale è un lavoro significativo che ha prodotto dei risultati significativi».

«Non è affatto vero che a Napoli il senso civico sia inferiore rispetto ad altre città, non è solo l'opinione del sindaco, basta vedere che Napoli da quando la amministriamo ha il maggior numero di luoghi affidati esclusivamente per senso civico ai partenopei, oltre 400» ha detto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris commentando le affermazioni del Censis.


De Magisris ha ricordato come a Napoli ci sia un forte «livello di partecipazione, di antimafia sociale dei fatti». «Detto questo - ha aggiunto il primo cittadino - a Napoli c'è contraffazione, e anche tanta, e c'è criminalità, e anche tanta.
Quindi c'è un tema di repressione come in tutte le grandi città del mondo e c'è un tema di prevenzione. Noi come comune di Napoli, abbiamo fatto uscire migliaia di persone in questi anni da un circuito di illegittimità e abusività, perché facevano delle attività di artigianato partenopeo, anche di autoimprenditorialità, che noi abbiamo regolarizzato, chiedendo il rispetto del decoro e l'emersione dal nero. Altre cose sono le attività illegali e criminali, che non possono essere tollerate e non bisogna mai sottovalutare che dietro le attività di contraffazione c'è la criminalità organizzata. Poi grazie alla polizia municipale diverse aree della città non sono invase di attività abusive, mentre ci vuole un impegno più forte sul traffico di rifiuti che viene fatto nella città. Il senso civico però è alto e l'amministrazione è schierata in maniera chiara non solo sulla repressione».

 

 
© RIPRODUZIONE RISERVATA