Natale e Capodanno senza bibite e pizzette in Campania, ma nel centro storico nessuno rispetta la nuova ordinanza di De Luca

Natale e Capodanno senza bibite e pizzette in Campania, ma nel centro storico nessuno rispetta la nuova ordinanza di De Luca
di Alessandra Martino
Giovedì 23 Dicembre 2021, 17:15 - Ultimo agg. 24 Dicembre, 09:15
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Si mangia, si beve, non si usa la mascherina come nulla fosse cambiato nel centro storico di Napoli.

Questa mattina è entrata in vigore la nuova ordinanza di De Luca che prevede, tra le altre cose, il divieto di consumare cibi e bevande all'aperto. Sanzioni da 400 a 1.000 euro, chiusura dell'attività e dell'esercizio dai 5 ai 30 giorni: sono queste le pene previste dalla nuova ordinanza in vista delle feste natalizie.

A Napoli, nel centro storico della città, però nulla sembra cambiato. Le persone, infatti, continuano a mangiare e bere in strada. E, non bastasse, San Gregorio Armeno è stata presa d’assalto da napoletani e turisti provenienti da altre regioni italiane per visitare le tradizionali bancarelle dei maestri presepisti.

Perciò, inevitabili si sono riproposti gli assembramenti nonostante si circolasse anche a piedi a senso unico così come disposto dal Comune di Napoli. 

La nuova drastica ordinanza solleva un duplice problema, la necessità di una mole di controlli enorme e la prevedibile protesta degli esercenti cittadini. 

«Questa ordinanza ci sta massacrando - spiega il proprietario di uno street food di via dei Tribunali - Siamo già in una situazione molto particolare e con questa nuova ordinanza ci troviamo in difficoltà. Noi dello street food siamo in seria difficoltà: io ho tolto i nostri tavoli da snack e ora la nostra pizza a portafoglio la vendiamo solo da asporto ma è chiaro che così è immangiabile. I nostri prodotti hanno la tipicità di essere mangiati passeggiando. Siamo in una situazione in cui non sappiamo se dopo queste feste avremo la possibilità di riaprire e tutto questo non è normale». 

Ristoratori e commercianti dei Decumani hanno provato rispettare le regole vendendo i loro prodotti solo da asporto, come ha constatato anche la polizia municipale, ma la buona volontà non è bastata. Napoletani e turisti, infatti, hanno comunque mangiato e bevuto in strada in barba all'ordinanza regionale, valida da oggi fino al primo gennaio, che proibisce il consumo di cibi e bevande alcoliche e non (eccetto l'acqua) nelle aree pubbliche.  

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«Mio figlio ha una pizzeria qui, siamo rammaricati per tutti gli esercizi che si trovano in forte difficoltà - racconta un cittadino - Non riesco a capire che senso ha mangiare una pizza di nascosto in macchina o chiudersi in un fabbricato per far festa. In questo modo non si azzera la curva del contagio». 

«Credo sia giusto prendere dei provvedimenti per evitare la curva del contagio da Covid-19, però questa non è la soluzione giusta - dice il proprietario di una pizzeria di piazza San Gaetano - In un quartiere come il centro storico di Napoli, dove si vive di street good e turisti, in questo modo saremo costretti a chiudere perché così non possiamo lavorare. Se non possiamo vendere a chi visita il quartiere e consuma in strada restiamo aperti per nulla». 

Il primo giorno della nuova ordinanza imposta dalla Regione Campania, dunque, ha fatto discutere e pare sia stato un vero flop nel centro storico di Napoli. Non resta che aspettare e provare a capire se nei giorni delle feste cambierà qualcosa. 

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