Comicon, la cosplayer napoletana Soryu Geggy: «Il cosplaying ormai è un lavoro»

Sia performer che influencer a tutti gli effetti: come lei tanti

Soryu Geggy
Soryu Geggy
di Emiliano Caliendo
Lunedì 1 Maggio 2023, 20:45 - Ultimo agg. 2 Maggio, 16:15
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Soryu Haruna Geggy alias Eugenia Bellomia, 25 anni, napoletana, ma soprattutto cosplayer. Dunque, anche modella e cantante perché oggi chi è nel mondo del cosplaying in maniera professionale, è sia un performer che un influencer a tutti gli effetti, talvolta gestito da importanti agenzie specializzate. Soryu Bellomia è un vero e proprio fenomeno sui social, vantando 656mila follower su Instagram. E, come ogni anno, non poteva non mancare all'ultima edizione del Comicon di Napoli, alla Mostra d'Oltremare. «Oggi – spiega Eugenia - è il mio tredicesimo anno di cosplaying. In questo momento sto indossando il costume di Hinata Hyuga, personaggio di Naruto. La cosa carina che è Hinata è la controparte del primissimo cosplay che portai qui al Comicon nel 2010 ovvero Sakura Haruno, dello stesso manga. Le ho sempre considerate un po' due rivali e invece oggi mi trovo qui, indossando il cosplay della sua antagonista».

La scelta di un personaggio di Naruto è voluta o è stata causale?

«In questo caso ho scelto Hinata perché c'è il mio fidanzato vestito da Naruto.

Si dice shippare quando prendi due personaggi e li metti insieme a livello amoroso. La mia ship preferita era composta da Sakura e Naruto. Con la conclusione del manga, si è visto che Naruto si sposa con Hinata, quindi avendo deciso di fare il cosplay di coppia ho deciso di vestirmi da quest'ultima. Da fan di Naruto, però, devo ammettere che mi piacciono un po' tutti i personaggi. Il preferito però rimane Sakura».

Sui social ha un grande seguito, come mai la scelta del nome d'arte Soryu Geggy?

«Soryu sarebbe il cognome di Asuka Soryu Langley, personaggio delle serie televisiva anime Neo Genesis Evangelion. Mentre Geggy non è altro che il mio soprannome in quanto chiamandomi Eugenia, tutti mi chiamano così. Si tratta di un accostamento carino creato da me».

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Quanto si è professionalizzato il mondo del cosplay negli ultimi anni?

«Un sacco. Rispetto a qualche anno fa il cosplay è un vero e proprio lavoro. Ci sono case di cosplayer, dove questi vengono utilizzati come veri e propri modelli per sponsorizzare quello che può essere un videogame o una serie tv. Ad esempio, al Lucca Comics & Games ho interpretato Jinx della serie animata Arcane in concomitanza con l'uscita su Netflix. Ed è stato molto divertente vedere le persone che chiedevano ad uno dei personaggi da me impersonificato come sarebbe stata la serie».

Com'è arrivata a fare del cosplay un lavoro?

«Ho partecipato a tanti eventi da cosplay, conoscendo tante persone. E tramite le conoscenze via via strette, con la crescita dell'ambiente, che è diventato digitale spostandosi soprattutto sui social, sono stata notata dagli alti piani che mi hanno ingaggiata per alcuni lavori».

 

Come le è parsa questa edizione del Comicon?

«Questa edizione mi è piaciuta particolarmente e devo dire che hanno saputo gestire egregiamente anche la questione scudetto del Napoli. Vero che ieri non è successo niente. Però, anche se fosse accaduto, mi sono sentita al sicuro e sono stati tutti davvero gentilissimi, a partire dai ragazzi della security. Ieri mi sono esibita sul palco, allestito nell'Arena Flegrea, dove ho cantato delle canzoni prese dal videogioco Kingdom Hearts che è il mio videogioco preferito. Ed anche in quell'occasione i ragazzi al sound check sono stati bravissimi, regolando il tutto alla perfezione. E non era affatto scontato».

A quando dunque il prossimo appuntamento?

«La mia prossima fiera sarà il Rimini Comics. I miei fan potranno trovarmi lì. Li ringrazio perché senza di loro non sarei arrivata dove sono oggi».

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