L'istruzione al tempo del Covid:
controlli mirati con la Protezione civile

L'istruzione al tempo del Covid: controlli mirati con la Protezione civile
di Valerio Esca
Venerdì 29 Gennaio 2021, 09:17 - Ultimo agg. 12:56
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Task force anti-assembramenti. Da lunedì, con la riapertura delle scuole superiori, attenzione massima sarà concentrata davanti agli istituti e negli snodi critici del sistema di trasporto pubblico. Un lavoro sinergico al quale sono chiamati i volontari di Protezione civile, gli agenti della polizia locale e il personale delle aziende di trasporto pubblico locale Se n'è discusso ieri in prefettura, al tavolo di coordinamento per la mobilità presieduto dal prefetto Marco Valentini, al quale hanno preso parte i rappresentanti delle articolazioni territoriali del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del ministero dell'Istruzione, dei rappresentanti della Regione, della Città metropolitana di Napoli, del Comune di Napoli e di alcuni altri Comuni dell'area Metropolitana e delle principali aziende di trasporto pubblico.


Il provvedimento del presidente della Regione, Vincenzo De Luca, nel quale si suggerisce ai dirigenti scolastici di accogliere in classe, per le scuole superiori, uno studente su 2 (ovvero il 50 per cento), di poter richiedere la Dad per i genitori che la ritengono necessaria e di non differenziare di orari, ha colto un po' tutti di sorpresa.

Ma a conti fatti è stato bypassato. L'ufficio scolastico regionale, presente al tavolo, ha chiarito come «gli istituti abbiano già elaborato piani per ingressi scaglionati alle 8 e alle 10 e si andrà avanti così».

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Nel corso dell'incontro è stata approfondita la tematica connessa all'utilizzo dei volontari della Protezione civile regionale presso gli hotspot, punti di maggiore concentrazione, quali fermate delle linee di trasporto e istituti scolastici negli orari di ingresso e di uscita degli studenti. I rappresentanti della Protezione civile regionale hanno ribadito la disponibilità a supportare i Comuni che hanno fatto richiesta di attività di vigilanza da parte dei volontari, organizzando le azioni da mettere in campo. Qualcuno ha però sollevato preoccupazione: «Riaprire le scuole, puntando sulla Protezione civile che si basa su partecipazioni volontarie, per controllare gli assembramenti, è inconcepibile» ha detto Maurizio Capozzo, assessore alla Sicurezza al Comune di Portici. È chiaro che potrebbe scattare la necessità di un supporto più strutturale, per questo si sta immaginando di coinvolgere le forze dell'ordine, al netto delle polizie locali. Se ne discuterà oggi in sede di tavolo tecnico programmato presso la questura. Verranno pianificati appositi moduli di controllo. Il 2 febbraio invece si svolgerà in prefettura una riunione di monitoraggio per valutare l'attuazione del piano, acquisendo informazioni dettagliate su eventuali criticità sulle quali poter intervenire.

Le aziende di trasporto pubblico locale hanno invece definito dei piani di intervento specifici. L'Anm ha previsto il programma Anm for School, con l'attivazione di 8 collegamenti finalizzati alla mobilità studentesca che impegneranno complessivamente 30 bus per un totale di 350 corse giornaliere integrative rispetto all'offerta ordinaria. A queste nuove linee si aggiunge il consolidamento dell'offerta di servizio con 15 bus aggiuntivi e 100 corse già programmato nelle scorse settimane su ulteriori 11 linee caratterizzate da domanda scolastica prevalente Tuttavia, il sindacato Usb ha fatto notare che mancano ancora 40 autisti, assunti con contratti interinali: prenderanno servizio solo l'8 febbraio. L'Eav invece ha predisposto un piano che vedrà impegnati 67 autobus di Eav e di aziende Ncc, in aggiunta a quelli del servizio ordinario, a supporto delle tratte ferroviarie maggiormente interessate e verso i punti dove si concentrano il maggior numero di scuole. Considerando la non omogeneità degli orari effettivi di ingresso e uscita anche per gli istituti che insistono su una stessa tratta o nello stesso comune, si è provveduto a uniformare gli orari, al fine di consentire l'arrivo degli studenti tra le 7.45 e le 7.50, così come per gli ingressi delle 10. Analogamente, in uscita da scuola, le corse aggiuntive sono state previste tutte intorno alle 13.15 e 15.15. «Appare chiaro a tutti che le classi affollate sono da evitare e che la scelta migliore da ogni punto di vista, sanitario e per la gestione della vita nelle famiglie evidenzia il presidente Eav, Umberto De Gregorio -, è quella di fare una didattica mista, 50% in presenza e 50% da remoto, contestualmente. Questo eviterebbe disagio e confusione a insegnanti, alunni e famiglie. Alcune scuole si sono attrezzate».
 

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