Gite in barca, via libera in Campania: ormeggiatori spiazzati

Gite in barca, via libera in Campania: ormeggiatori spiazzati
di Gennaro Di Biase
Domenica 10 Maggio 2020, 23:00 - Ultimo agg. 11 Maggio, 07:51
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Riecco le gite in barca, ma non il noleggio e gli attracchi sulle isole, né il sole in spiaggia per chi arriva dal mare. La Regione Campania ha sbloccato da oggi i tour a bordo di imbarcazioni private e la ripresa della lavorazione dei cantieri, anche se i divieti ancora in vigore non mancano per il settore diportistico, che denuncia una perdita del «40% sul fatturato annuo a causa del lockdown», secondo i dati dell’Associazione Filiera Italiana della Nautica. L’intero mese di aprile è andato perso per gli ormeggiatori, e al momento resta al centro dell’attenzione il «fermo del noleggio», che costituisce una grossa fetta di introito per la filiera. Non tutti sono pronti a ripartire, visto che il trasferimento delle imbarcazioni in mare è stato concesso dall’ultima settimana di aprile e che in alcuni moli si stanno completando le operazioni di sanificazione. «Il boom delle prenotazioni c’è, ma al momento l’estate è ferma – commenta Francesco Branchizzio della storica famiglia Nautica Branchizzio del molo di Mergellina – Ci serve sapere quando potremo affittare gommoni e natanti».

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LA SITUAZIONE
A parte le gite in mare, con il provvedimento di Palazzo Santa Lucia sono state autorizzate a ripartire anche le lavorazioni per le commesse nei cantieri: boccata d’ossigeno, dunque, per l’intera filiera. Anche se solo alle barche private sarà concesso di tornare in acqua a partire da oggi. Le difficoltà non sono però affatto alle spalle: «Abbiamo avuto la possibilità, grazie a Vincenzo De Luca, di avere l’apertura dei porti, in un primo momento, e adesso della navigazione - spiega Gennaro Amato, presidente dell’Associazione Filiera Italiana della Nautica - Ma una parte della filiera resta ancora ferma e penalizzata: mi riferisco in particolare al charter e al noleggio. Alcune regole ancora non determinano la ripresa nell’utilizzo ad esempio di marinai, comandanti o altre figure tecniche per charter e noleggio. La perdita per il settore è sostanziosa: pari al 40% del fatturato. E dire che nel 2020 puntavamo a un +20%: la forbice di fatturato perciò è notevole. Ci auguriamo che in questa stagione avanzata si possa recuperare, ma devo dire che la perdita si rifletterà anche in parte sulla stagione 2021. Restano sul tavolo alcune urgenze per i diportisti: occorre riaprire le mete di piacere come le isole, che sono anche riferimenti fondamentali del turismo nautico». In altre parole, senza possibilità di stazionamento presso le isole, il tour in barca ha senz’altro meno appeal per il cliente. «Il vantaggio - prosegue Amato - sta nel fatto che, a differenza di altri settori, i prezzi non saliranno perché la nautica è una filiera che, vivendo di stagionalità, ha tutto l’interesse a coinvolgere la gente piuttosto che a farla scappare. Le difficoltà forse le avremo per i trasporti, gli ormeggi e alaggi, dove registreremo un po’ di caos per i tempi condensati e ridotti, ma è la causa di una pandemia che non ha colpevoli». 

GLI ORMEGGIATORI
Luci e ombre per i lavoratori dei moli, che chiedono chiarezza sulle norme e soprattutto un calendario per lo sblocco del noleggio. «L’ordinanza di De Luca di ieri ha sbloccato la navigazione per “nucleo familiare” – osserva Gianluca Cafarelli, della Nautica Cafarelli che opera su tutto il litorale posillipino – I clienti chiedono di frequente se con la fidanzata è lo stesso, e se si può andare sulle isole. La criticità principale per noi sta nella quantità eccessiva di provvedimenti da interpretare. Se si presentano due coppie al molo, come dobbiamo fare? Di sicuro, con le nuove norme sanitarie potremo imbarcare tra il 50 e il 70% delle presenze. Noi stiamo finendo sanificazioni e operazioni per la riapertura, ma resta il punto interrogativo sul coordinamento con gli stabilimenti balneari. Mi sto organizzando con un sistema di prenotazioni, anche se per ora l’affitto è fermo. Oltre ai kayak, noleggiamo 40 barche: se su ognuna saliranno 4 persone sarà difficile organizzare le file di ingresso. I cantieri potevano partire in anticipo, così da evitare sovraffollamento di personale a rimettere a posto le barche. C’è un più 30% di richieste di noleggio a lungo termine». «Gli ormeggi non sono stati chiusi – precisa Branchizzio - ma fermare le barche ha avuto poco senso, secondo me. In mare non c’è assembramento. Senza un calendario non possiamo programmare le prenotazioni, e c’è ancora il punto interrogativo sulle spiagge. Attualmente l’estate è ferma, anche se le prenotazioni non mancano. Le famiglie di ceto medio, che affittavano il gommone, per ora non potranno andare in mare.

Potranno girare solo barche private, anche se con l’ultimo provvedimento non si può attraccare alle isole. Siamo pronti, peccato che ci facciano sapere le norme col contagocce». 

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