Fase 2 a Napoli, De Luca firma un'altra ordinanza: riaprono le isole ma resta la quarantena per chi arriva dal Nord

Fase 2 a Napoli, De Luca firma un'altra ordinanza: riaprono le isole ma resta la quarantena per chi arriva dal Nord
di Adolfo Pappalardo
Domenica 10 Maggio 2020, 12:00 - Ultimo agg. 16:12
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Se da un lato c'è l'ok all'approdo nelle isole e all'uso della barca, dall'altra viene rinnovato, ancora per una settimana, l'obbligo di quarantena di 14 giorni per chi proviene da fuori Campania.

Ieri sera il presidente De Luca ha firmato l'ordinanza che rinnova, da domani e ancora per un'altra settimana, l'obbligo di denunciare il rientro per chi viene da fuori Campania. I concessionari di Ferrovie, aerei, autostrade dovranno segnalare i nomi di chi viaggia e consegnarli, a richiesta, alle forze dell'ordine e all'Unità di crisi della Campania. Prevista la misurazione della temperatura, con successivo tampone oltre i 37,5 gradi per chi arriva. Ma, soprattutto, rimane l'obbligo dell'autodenuncia. All'arrivo, infatti, chi proviene da altre regioni o dall'estero è obbligato a comunicare il proprio nominativo e il luogo di partenza all'Asl competente e al comune di residenza. Non solo perché rimane l'obbligo della permanenza domiciliare con isolamento fiduciario per 14 giorni e con divieto di contatti sociali.
 

 

Probabilmente l'ultima settimana con obbligo di quarantena anche perché da lunedì prossimo riaprono molte attività commerciali. E sono molti i campani rimasti fuori regione a causa dello stop ed ancora in attesa di poter tornare al lavoro senza dover sottoporsi all'obbligo di isolamento per due settimane.

Si allenta finalmente il lockdown sulle isole, sinora inavvicinabili se non per i residenti. A seguito di una conferenza tra i sindaci e il vicepresidente della Regione Fulvio Bonavitacola sono state decise le procedure per il rientro di quanti abbiano residenza, domicilio o proprietà di abitazione ad Ischia, Procida o Capri ma sono provenienti da altre regioni a partire da domani. Il ritorno sulle isole sarà consentito solo viaggiando con navi traghetto che andranno prenotate almeno 24 ore prima della partenza e ai porti di Pozzuoli o Porta di Massa sarà effettuato test rapido sierologico. Su questi due porti, infatti, sono in fase di allestimento le postazioni per i controlli. Poi dopo lo sbarco sulle isole sarà obbligatoria la quarantena di 2 settimane. Ad esclusione, ovviamente, dei lavoratori marittimi o pendolari.
 

Nel frattempo arriva il sospirato via libera alle uscite in barca. Ieri mattina, infatti, dopo l'ok al surf e alla canoa, ecco una nota esplicativa con cui la Regione «autorizza il diportismo». E, quindi, gli armatori possono uscire in navigazione a bordo della unità private ma con a bordo la sola presenza del nucleo familiare convivente e nel rispetto del distanziamento e dell'obbligo di dispositivi di protezione individuale. Obbligo di mascherina a bordo, quindi.

«Ancora una volta devo esprimere al governatore De Luca tutta la mia stima per aver intuito ed attivato i protocolli che consentono ai diportisti, e quindi alla nautica tutta, di riprendere la vita normale - afferma Gennaro Amato, presidente di Afina (associazione filiera italiana della nautica) - La sicurezza della fase 2 del difficile momento storico sanitario, infatti, ben interpreta per naturale vocazione il rispetto della distanza tra individui per chi va in barca. Un diportista esce per mare con la famiglia e cerca sempre un luogo dove in tranquillità e, se possibile, in assenza di altri, poter fare un bagno».

«Un'ottima notizia. Nei giorni scorsi, assieme ai maggiori porti turistici ed approdi della Campania, avevamo sottoposto al presidente De Luca, in un documento condiviso, le esigenze del comparto del turismo nautico. È stata manifestata - spiega Agostino Gallozzi, patron del porto Marina d'Arechi - l'esigenza di pianificare quanto prima la riapertura delle attività, al fine di non compromettere la tenuta di un comparto così determinante della economia regionale.
Fatta salva la priorità in merito alla tutela innanzitutto della salute, siamo sulla buona strada per la ripresa delle attività economiche del Paese».

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