Blitz degli ambientalisti al Festival del Mare: «Basta col greenwashing»

L'irruzione degli attivisti di Fridays For Future

Blitz degli ambientalisti al Festival del Mare
Blitz degli ambientalisti al Festival del Mare
di Alessio Liberini
Mercoledì 4 Ottobre 2023, 18:16 - Ultimo agg. 5 Ottobre, 07:22
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Blitz degli ambientalisti al museo Darwin Dohrn di Napoli. Dove stamane si è aperta la seconda edizione del Pianeta Mare Film Festival. Un gruppetto di attivisti di Fridays For Future, il movimento ecologista globale ispirato dalle azioni dell'attivista svedese Greta Thunberg, ha raggiunto poco fa l’esterno della Casina posta nella Villa Comunale interrompendo i lavori del festival.

«L’iniziativa - spiegano i manifestanti “armati” di striscioni e manifesti - si fa portatrice di contenuti anche validi, tuttavia con l'inganno poiché l'evento è promosso da Eni».

I ragazzi denunciano difatti la presenza della multinazionale del fossile tra i partner della rassegna a cui aderiscono anche il Comune di Napoli e l’Università Federico II.

Nello specifico, gli ecologisti si dicono contrari all’evento che si terrà sabato 8 ottobre, giorno conclusivo del Pianeta Mare Film Festival, dal titolo “L’energia del mare: il ruolo dell’impresa nello sviluppo di idee a favore della sostenibilità” a cui prenderà parte anche il dirigente di Eni, Edoardo Dellarole. All’incontro, si legge sul cartellone del Festival, si discuterà di “Nuove idee, brevetti, formazione e tecnologie innovative a sostegno della transizione energetica grazie all’energia del mare”.

«È un paradosso che Eni sia partner di un festival dove si parla di mare – chiarisce Davide Dioguardi, portavoce nazionale Fridays For Future Italia – Noi pensiamo che si sarebbe potuto parlare del fatto che il mare non bagna Napoli tra privatizzazioni folli ed inquinamento delle acque: questo non succede perché c’è chi mentre pratica greenwashing e devasta il pianeta ha persino la pretesa di raccontarsi come ecosostenibile».

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Nel mentre, i ragazzi di Fridays For Future torneranno in piazza già questo venerdì (6 ottobre) in occasione dello sciopero globale per il clima. Per la giornata, a Napoli è previsto un partecipato corteo che partirà in mattinata da piazza Garibaldi arrivando fino a piazza Municipio, sotto la sede del comune partenopeo. Tra le principali rivendicazioni degli attivisti campani del movimento green c’è l’imminente costruzione della quarta linea dell'inceneritore di Acerra.

«Venerdì – motiva Dioguardi – scenderemo in piazza per smascherare questi banditi e soprattutto per promuovere la manifestazione di sabato 14 ottobre ad Acerra contro la costruzione della quarta linea dell’inceneritore. Riteniamo vergognoso che lo scorso agosto il consiglio regionale della Campania abbia piazzato quasi 30 milioni di euro per la nascita di un nuovo inceneritore. Invece di occuparsi di politiche sociali, la Regione decide di ammodernare un impianto che produce morte e devastazione in un territorio fragile e complesso come quello dell’area metropolitana di Napoli».

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