Monte Cervati, lite per la strada: fedeli col Comune di Sanza al Tar contro gli ambientalisti

Il vescovo De Luca appoggia la costituzione di parte civile dell’Arciconfraternita, il sindaco: denunciamo Italia Nostra

I lavori
I lavori
di Antonietta Nicodemo
Domenica 28 Aprile 2024, 07:00
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L’arciconfraternita Maria SS della Neve difende la strada in costruzione sul Cervati e si costituisce dinanzi al Tar contro il ricorso di Italia Nostra, che chiede la sospensione dei lavori in corso sulla montagna. La decisione è stata condivisa dal vescovo della diocesi di Teggiano-Policastro monsignor Antonio De Luca. L’arciconfraternita, infatti, non poteva agire in tal senso senza il permesso del prelato. Il 12 aprile scorso il consiglio dell’associazione religiosa si è riunito ed ha licenziato la delibera per la costituzione di parte civile dinanzi al Tar.

Lunedì scorso la stessa delibera è stata portata all’attenzione del vescovo al quale sono state spiegate le ragioni dell’opposizione alla sospensione dei lavori. De Luca ha espresso parere favorevole, consentendo all’arciconfraternita di costituirsi parte civile. Soddisfatto il priore Demetrio Laveglia: «I fedeli hanno bisogno di una via sicura che consenta l’accesso al Santuario anche ad anziani e diversamente abili, è un’opera importante per i pellegrini». La benedizione del vescovo all’azione legale contro il ricorso di Italia Nostra suona come un consenso della chiesa locale a far asfaltare la strada sterrata che conduce alla vetta. Un intervento contestato dalle associazione ambientaliste, che con una lettera aperta hanno chiesto a monsignor De Luca di rendere nota la sua posizione, rispetto al cantiere aperto sulla montagna più alta della Campania. Lui, una risposta ufficiale non l’ha data, ma la sua mancata opposizione alla costituzione dell’arciconfraternita dinanzi al Tar, lascia ipotizzare che condivida l’intervento in corso sul Cervati. «Mi rincuora sapere che il vescovo ha avallato la volontà dell’arciconfraternita, questo vuol dire - dichiara il sindaco di Sanza Vittorio Esposito - che stiamo andando nella giusta direzione, nell’interesse delle migliaia di persone che annualmente raggiungo la vetta per il Santuario e dalle bellezze naturalistiche».

Il 30 aprile la decisione del Tar sul ricorso contro il Parco del Cilento e la Soprintendenza che saranno rappresentati dall’avvocatura di Stato, il Comune di Sanza, difeso dall’avvocato Lorenzo Lentini e l’impresa, rappresentata dall’avvocato Maggio Casale. L’arciconfraternita si costituirà parte civile con l’avvocato Nicola Senatore.

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Per Italia Nostra i lavori vanno sospesi perché sono illegittimi i provvedimenti autorizzativi. Il sindaco: «Siamo sereni, se sarà necessario ci rivolgeremo al Consiglio di Stato, denunceremo per diffamazione gli ambientalisti, chiedendo un risarcimento danni di 10 milioni».

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