Movida a Napoli, il prefetto annuncia la stretta: «Ora chiusure anticipate»

Movida a Napoli, il prefetto annuncia la stretta: «Ora chiusure anticipate»
di Valerio Esca
Mercoledì 2 Febbraio 2022, 07:00 - Ultimo agg. 3 Febbraio, 17:26
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Stretta sugli orari di bar e locali notturni. È in preparazione l'ordinanza anti-movida che dovrebbe essere sul tavolo della prefettura domani, quando si svolgerà il Comitato ordine e sicurezza pubblica. I contatti tra il palazzo di governo e il Municipio sono fittissimi. L'ultimo incontro tra il prefetto Claudio Palomba e il sindaco Gaetano Manfredi risale a meno di una settimana fa. In quell'occasione è stato toccato anche il tema dell'emergenza baby gang. Poi sono intercorse diverse comunicazioni tra gli uffici di Prefettura e Comune, con l'obiettivo di arrivare al Comitato con una bozza del provvedimento. Prima di emanare l'ordinanza è in previsione oggi un altro incontro interlocutorio tra gli assessori alla Sicurezza Antonio De Iesu, alle Attività produttive Teresa Armato e una delegazione della Fipe Confcommercio, il presidente di Napoli e Campania Massimo Di Porzio, e Aldo Maccaroni, in qualità di rappresentante dei titolari dei baretti. Si dovrebbe andare verso orari differenziati: con serrate all'1 nei giorni feriali e alle 2 nei weekend. 

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«Con il sindaco stiamo verificando l'attuabilità di una regolamentazione degli orari di chiusura notturna dei locali pubblici, anticipando quelli dei bar e luoghi di ritrovo» ha annunciato ieri al Gr1 il prefetto Palomba.

Il sindaco 24 ore prima aveva parlato di interventi a stretto giro: «È una situazione molto complessa su cui c'è grande attenzione da parte non solo del Comune, ma anche delle forze dell'ordine e della prefettura. Ci stiamo muovendo in sintonia con il prefetto anche all'interno del Patto di sicurezza integrata che abbiamo firmato. Avremo delle nuove consultazioni a breve per definire un percorso congiunto che è fatto di regole e anche di controllo». L'ordinanza era attesa già nel periodo di Natale, al netto delle restrizioni poi previste dal Comune con misure anti-assembramento per il brunch della Vigilia. Ma il percorso si è arenato a causa del rischio, paventato dall'avvocatura di Palazzo San Giacomo, di una valanga di ricorsi al Tar. L'accelerata è arrivata soltanto due settimane fa, dopo la firma in prefettura, alla presenza del ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, dell'accordo interistituzionale tra Governo, Comune e Regione. In sostanza bisognava creare una base normativa sulla quale fondare l'ordinanza per scongiurare stop indesiderati da parte della magistratura.

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Sull'amministrazione continua il pressing del Consiglio comunale, tra chi chiede un intervento immediato e chi invece di essere coinvolto nelle scelte da prendere. «Con la movida senza regole ed anche violenta si è ormai superato il limite: è dunque doveroso che il sindaco e la giunta intervengano seriamente e con urgenza» evidenzia l'ex sindaco Antonio Bassolino. Dalle colonne del Mattino è stato il consigliere di maggioranza Gennaro Esposito, del gruppo Manfredi sindaco, a lanciare l'allarme: «Non c'è più tempo da perdere, l'amministrazione promulghi quanto prima l'ordinanza». All'avvocato anti-movida è seguito ieri l'affondo del consigliere regionale dei Verdi Francesco Borrelli: «La stretta sulla movida annunciata dal prefetto di Napoli e nostro avviso è inevitabile. Troppi vandali, teppisti e delinquenti a briglie sciolte si riversano per strada soprattutto nei weekend. Alcune zone della movida sono diventate palesemente delle piazze di spaccio all'aperto ribadisce Borrelli -. Questa deriva è insostenibile oramai non solo per i residenti ma per l'intera città». Attesa e preoccupazione invece quella che si registra nelle chat dei residenti dei «Comitati per la vivibilità cittadina». 

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