Napoli, raid al centro per i disabili di Barra: devastate le stanze dedicate ai bambini

Napoli, raid al centro per i disabili di Barra: devastate le stanze dedicate ai bambini
di Alessandro Bottone
Martedì 10 Marzo 2020, 12:48 - Ultimo agg. 13:54
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Danni alla cooperativa sociale Madre Claudia che da novembre 2019 opera nella periferia orientale di Napoli con il servizio sanitario di riabilitazione per persone affette da diverse forme di disabilità, anche gravi. «Stamattina abbiamo trovato alcuni reparti a soqquadro e la porta d'ingresso forzata» racconta Cinzia Luiso, presidente della cooperativa che ha sede nella dependance di villa Spinelli in via Giambattista Vela a Barra.

A pochi mesi dall'attivazione dei servizi, portati avanti da trentadue professionisti dell'ex associazione Centro Ester, questo è un duro colpo per tutta la squadra della cooperativa che già opera con fatica in queste settimane, stressata dalla paura e dal lavoro ulteriore per evitare il contagio. Stanotte ignoti si sono introdotti nella struttura dopo aver forzato la porta d'ingresso. In diversi locali il materiale posto negli armadietti è stato scaraventato sul pavimento. Si tratta per lo più di giocattoli, libri e attrezzi utilizzati durante le attività riabilitative adatte ai più piccoli. La Luiso specifica che non è stato rubato nulla dalla struttura così come appurato nel corso del sopralluogo di questa mattina svolto alla presenza delle forze dell'ordine avvertite dal personale e subito giunte sul posto. La presidente sporgerà regolare denuncia di quanto accaduto presso il Commissariato di zona.



Un fatto che non si riescono a spiegare. Non si è trattato, stando a una prima ricostruzione, di un furto in quanto non ci sono materiali e attrezzature sottratti. Al di là di quanto avvenuto si pensa al danno per i pazienti che oggi non hanno potuto svolgere le terapie quotidiane. Sarà necessario, infatti, non solo mettere in ordine ma anche procedere con la sanificazione dell'intera struttura, così come previsto dalle recentissime misure per evitare l'eventuale contagio.

«Sono molto dispiaciuto, amo questo territorio, amo il mio quartiere Barra con tutte le sue contraddizioni ma mi ferisce che miei concittadini sono in grado di compiere queste vili azioni a danno soprattutto delle fasce deboli e dei bambini» dice Gino Napolitano, uno dei dipendenti della cooperativa Madre Claudia, che aggiunge: «Non abbiamo paura: sono certo che superata questa grave allerta nazionale partiremo più forti e più uniti dalla parte della Barra bella e di Napoli Est».

I dipendenti si sono resi conto che diversi palloni gonfiabili utilizzati per la riabilitazione dei bambini sono stati squartati e sono ormai inutilizzabili. Un gesto infame che qualifica chi si è introdotto furtivamente nel centro creando danni alla struttura e al delicato lavoro della cooperativa di Barra.

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