Napoli, extracomunitario aggredisce 16enne nell'ex mercato ittico: «Ho visto l'inferno, qualcuno fermi questo degrado»

Napoli, extracomunitario aggredisce 16enne nell'ex mercato ittico: «Ho visto l'inferno, qualcuno fermi questo degrado»
di Alessandra Martino
Sabato 11 Giugno 2022, 17:12 - Ultimo agg. 18:19
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Pieno giorno, pochi minuti alle 9. Una ragazza di soli 16 anni insieme a sua sorella di venti stanno percorrendo a piedi via Duca degli Abruzzi, a pochi passi dall'affollatissima Via Marina.

Le due ragazze notano che qualcuno le sta seguendo ma prima che potessero rendersene conto un uomo dall'accento straniero spinge con violenza A, aggredendola.

«Il tutto è durato pochi minuti ma che a me sono sembrati infiniti.

Un inferno - spiega A., ancora molto turbata dalla vicenda - Dal primo istante ho sentito di essere in pericolo. Volevo tornare verso casa ma non l’ho fatto perché verso l’ex mercato ittico la strada era maggiormente isolata e non avrei potuto chiedere aiuto. In quel momento mi sembrava di vedere tante strade ma nessuna che potesse realmente mettermi al sicuro».

«Mi sentivo impotente, non potevo fare altro che urlare e chiedere aiuto. Ero di spalle - continua la sedicenne - e non riuscivo neanche a guardarlo. In quel momento il mio unico pensiero era quello di capire sé stesse succedendo qualcosa anche a mia sorella».

Mentre percorrevano da sole la strada che porta all'ex mercato ittico di Napoli, avevano già notato la presenza di un uomo intento a seguirle: «avevamo fatto caso della sua presenza perché non era in uno stato sobrio ed era arrampicato su una panchina e giocava con un albero».

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Dalla descrizione delle giovani si tratta di un ragazzo di colore, senza fissa dimora, probabilmente una delle persone accampate nella baraccopoli ai piedi dell’ex mercato del pesce o nella parte che corre parallela all’antico “ponte della Maddalena”, fronte porto. «Ricordo bene il suo volto pieno di rabbia e continuava a dire cose in una lingua che non riuscivo a decifrare - spiega A. - Chiedevo di allontanarsi ma lui continuava ad avvicinarsi».

Le urla disperate delle donne attirano l’attenzione di alcune persone, altri passanti che corrono ad aiutarle e metterle in salvo. Ma non basta.

La giovane di 16 anni dopo l’accaduto si è ritrovata ad avere ematomi provocati dallo strattone al braccio e al fianco: «Inizialmente forse a causa dello choc per quello che era successo non sentivo dolore ma poi mi sono ritrovata a non riuscire a muovere il braccio ed avere ematomi un po’ dappertutto». 

 

La famiglia dopo l’aggressione ha deciso di non denunciare l’accaduto. «Non abbiamo denunciato perché mio padre vive in quella zona da tanti anni, ha un’attività e prima ancora dell’accaduto ha spesso denunciato il degrado e l’invivibilità del posto ma nessuno è mai intervenuto seriamente. Ormai abbiamo perso la speranza che possa cambiare realmente qualcosa».

L’Ex Mercato Ittico alle spalle di via Marina è al centro della cronaca ormai da mesi per essere un dormitorio a cielo aperto, provocando rapporti tesi tra i cittadini e i senza fissa dimora. 

Molti si lamentano di gesti di violenza «gratuiti» da parte dei clochard che vivono nella zona in vere baraccopoli: tergicristalli delle auto rotti, danni, molestie. A pochi passi dal luogo dell’aggressione sventato grazie alle urla della vittima, ci sono una scuola elementare e l'ufficio scolastico provinciale di Napoli.

«Sicuramente quando tornerò dopo le vacanze avrò timore nel tornare in quel posto ma quanto mi è accaduto a causa di quest’individuo non fermerà la mia quotidianità e la mia vita».

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