Napoli, “terrazzino” sulle tombe per entrare nel rudere pericolante: degrado a Ponticelli

Due persone vivono nella struttura a ridosso del cimitero di via Argine

Napoli, “terrazzino” sulle tombe
Napoli, “terrazzino” sulle tombe
di Alessandro Bottone
Martedì 5 Marzo 2024, 14:49 - Ultimo agg. 6 Marzo, 07:26
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Sul tetto del cimitero di Ponticelli, nella zona orientale di Napoli, è spuntato un “terrazzino” improvvisato e pericoloso. Tre assi e qualche pannello in legno sono stati incastrati per realizzare l'ingresso di una vecchia casa, fatiscente e a rischio crollo, nella quale vivono due persone nel pieno degrado.

Il “pianerottolo”, con tanto di stendino per il bucato, poggia sui loculi che custodiscono i resti di centinaia di defunti nella parte del camposanto di via Argine di più recente realizzazione e consente l'accesso al rudere sgomberato dal Comune di Napoli nei primi anni Ottanta ma mai demolito.

Abitata da diverse persone nel corso degli ultimi anni, la struttura è in condizioni precarie: nei mesi scorsi il piano terra è stato interessato da un grosso incendio tanto da renderlo inutilizzabile. 

La scala esterna - pericolante e senza ringhiera - consente l'accesso a un piccolo vano, utilizzato come bagno, e al primo piano dell'immobile che è particolarmente esposto alla pioggia per l'usura del tetto. Non esiste allaccio alla rete elettrica né a quella idrica e non c'è più la condotta fecale tanto che i liquami finiscono direttamente in una bacinella posta sotto le scale, poi direttamente in strada, generando una situazione igienico-sanitaria particolarmente grave. Non l'unica circostanza preoccupante: come evidente ai tanti passanti, il manufatto che ospita il bagno risulta “staccato” dal restante corpo tanto da evidenziare il pericolo di crollo a scapito delle persone che lo utilizzano quotidianamente. Si tratta, molto probabilmente, di due persone straniere sui quarant’anni con alle spalle forti problemi familiari. 

 

É caduta nel vuoto, almeno per ora, la denuncia di un gruppo di consiglieri della VI Municipalità di Napoli che hanno chiesto a Palazzo San Giacomo di attivarsi per eliminare la situazione di pericolo che, a ben vedere, riguarda gli occupanti ma anche i numerosi passanti che raggiungono le proprietà private e il cimitero: a pochi metri dal rudere, infatti, insiste l'ingresso carrabile del camposanto.

Non è l'unico problema dell’ampia strada senza nome che collega via Argine e via Mario Palermo: da anni esiste una discarica a cielo aperto, tra cumuli di erbacce e rifiuti, mai bonifica. La carreggiata, non interessata dall’illuminazione pubblica, è completamente dissestata, mai realmente asfaltata se non con interventi improvvisati da parte di qualche privato. Un vero e proprio schiaffo al decoro e alla sicurezza che ostacola la riqualificazione del popoloso quartiere di Napoli Est.

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