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Napoli, Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica col ministro Piantedosi

Il summit convocato dal prefetto Claudio Palomba

Il ministro Piantedosi
Il ministro Piantedosi
Venerdì 15 Settembre 2023, 08:32 - Ultimo agg. 25 Settembre, 10:08

Il ministro: attenzione alta su Napoli, ci saranno nuovi blitz

Si è parlato anche delle risposte da dare alla criminalità. «Il sindaco - ha riferito il ministro Piantedosi - ha contribuito rispetto al fatto di mantenere alta l'attenzione anche sul territorio del capoluogo. Abbiamo fatto una riflessione sulle aree cittadine e, al pari dell'intervento fatto giorni fa ai Quartieri Spagnoli che ci ha portato ad arrestare persone ricercate e colte in flagranza di reato, armi, soldi e impianti di videosorveglianza, il sindaco ci ha segnalato la possibilità di estendere questa attenzione anche ad altri contesti cittadini, e quindi ci sarà una pianificazione provinciale. In più cercheremo di dare soddisfazione a un'altra invocazione del comitato di una presenza costante del controllo del territorio attraverso i sistemi ordinari, quindi una presenza rafforzata in alcuni contesti cittadini che verranno individuati. Stiamo ragionando - ha concluso Piantedosi - se dovessimo riuscire ad avere il ripristino delle dotazioni delle risorse dei militari del progetto Strade Sicure».

La mamma di Giogiò incontra Piantedosi

La mamma di Giogiò, il giovane musicista ucciso a Napoli da un minorenne, ha incontrato oggi, a margine del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, con il capo della Polizia, Vittorio Pisani ed il questore di Napoli, Maurizio Agricola. A loro, spiega Donatella Di Maggio, ha portato la pressante richiesta di procedere a una modifica normativa con la quale si preveda il processo per direttissima e l'ergastolo per i minori che uccidono. L'obiettivo è anche quello di arrivare al 31 bis (in riferimento al giorno dell'uccisione di Giovanbattista Cutolo) per eliminare tutti i benefici di legge. Nei progetti c'è quello di organizzare «una grande manifestazione a Roma», una sorta di evento «storico» come è stato il funerale del ragazzo, con la partecipazione di tante persone e sollecitare alle istituzioni centrali una riforma normativa. «Ho portato anche i report di esperti che dimostrano - aggiunge la Di Maggio - che i giovani di oggi non sono quelli del 1988 quando è stata partorita la legge sui minori. Una legge che ha consentito a un balordo di uccidere un giovane con un crimine contro l'umanità. Con questa legge è come se lo Stato avesse ucciso mio figlio consentendo l'impunità di questo assassino». Lunedì prossimo la mamma di Giogiò, che ha già visto la premier Meloni e i ministri Nordio e Salvini, incontrerà, annuncia, il vice presidente del Csm, Fabio Pinelli.

Piantedosi: a Caivano lo Stato c'è, andremo avanti

«Oggi abbiamo fatto il punto sulle prime giornate della metodologia messa in atto per il controllo del territorio e sulle iniziative che abbiamo chiamato Alto Impatto. Ci sono elementi di soddisfazione e intendiamo proseguire in maniera sistematica, non solo su Caivano, perché ci sono altri contesti territoriali con criticità sia nell'area metropolitana che nel capoluogo. Andremo avanti». Così il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi dopo il comitato per l' ordine pubblico e la sicurezza sulla criminalità minorile. «Non credo - ha aggiunto il ministro - che quelli messi in campo siano servizi sproporzionati rispetto ai risultati come ha detto qualcuno. Lo Stato a Caivano c'è e poi abbiamo ottenuto risultati tangibili in termini di ripresa del territorio. Avanti ora con il recupero dell'occupazione abusiva di immobili per recuperare gradualmente anche in quei territori il criterio di legalità»

Piantedosi: decisi ad andare avanti

"Abbiamo fatto il punto sulle ultime iniziative di contrasto alla criminalità. Non solo su Caivano, con i magistrati abbiamo analizzato il contesto dell'area metropolitana. E andremo avanti. Ovviamente i problemi sono trasversali ad altri contesti, a cominciare dalle occupazioni abusive degli alloggi. Abbiamo parlato del controllo del territorio anche con il sindaco di Napoli.  Andremo avanti".
Lo ha detto il ministro dell'interno Matteo Piantedosi poco fa al termine del comitato per l'ordine e la sicurezza appena concluso in Prefettura,  a Napoli. Al vertice erano presenti, oltre al prefetto Claudio Palomba, i vertici degli uffici giudiziari inquirenti, quelli delle forze dell'ordine, il sottosegretario Nicola Molteni e il Capo della polizia Vittorio Pisani.

«Intensificheremo le operazioni di controllo nei quartieri a rischio di Napoli e di tutta l'area metropolitana,  come sollecitato dal sindaco Manfredi.

E stiamo valutando anche una intensificazione delle unità dell'esercito. Abbiamo rinforzato di una trentina di unità del personale amministrativo alla procura di Napoli Nord». Accolte le sollecitazioni del sindaco Manfredi su maggiori controlli del territorio. Si opererà in primis su Quartieri Spagnoli, Vasto e Ponticelli.

(Giuseppe Crimaldi)

Al via il vertice in Prefettura

Ha preso il via a Napoli il comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza sulla criminalità minorile presieduto dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. Attorno al tavolo, convocato in Prefettura dopo i recenti fatti di Caivano con le violenze di gruppo consumate ai danni di due minorenni, siedono i vertici delle forze dell'ordine, tra cui il capo della Polizia Vittorio Pisani, e quelli della magistratura.

Le direttrici del Comitato

Ma cominciamo dall'appuntamento odierno. Alle tre del pomeriggio il numero uno del Viminale presiederà il comitato convocato dal prefetto Claudio Palomba. A seguire si terrà un punto stampa. Da quel che si apprende, la riunione - alla quale saranno presenti anche i vertici della magistratura, delle forze dell'ordine, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, oltre al commissario prefettizio del Comune di Caivano, prefetto Gianfranco Tomao, al Capo della Polizia, Vittorio Pisani e al capo di Gabinetto del ministro, Maria Teresa Sempreviva - si svolgerà seguendo due direttrici. La prima, dedicata a fare il bilancio dei risultati finora ottenuti grazie all'impegno sul territorio di polizia, carabinieri. Negli ultimi sette-dieci giorni l'impegno è stato imponente: 1100 tra agenti e militari per i due blitz a Caivano e quello ai Quartieri Spagnoli; senza contare, poi, che di operazioni ad "alto impatto" ne vengono eseguite quotidianamente in molte altre zone del territorio a rischio, non solo nei quartieri di Napoli, ma anche in tutta l'area metropolitana. La seconda direttrice riguarderà un perfezionamento ulteriore delle strategie di contrasto a piccola e grande criminalità, e si parlerà ancora, ovviamente, della fascia a rischio di giovanissimi e minori. Il tutto in attesa degli sviluppi relativi all'indagine sulle violenze commesse ai danni delle due cuginette del Parco Verde.
Già, le indagini. Nel corso del comitato si discuterà di potenziare ulteriormente l'intelligence investigativa, un capitolo fondamentale sia nell'ottica della prevenzione che della repressione. Polizia, carabinieri e Guardia di Finanza a Napoli hanno tutti gli strumenti e gli uomini adeguati a questo delicato compito: e anche in questo caso sarà bene replicare l'esempio del "modello Scampia. Asfissiare le zone infestate dalla criminalità organizzata, assediare i fortini dei clan e le piazze di spaccio significherà stroncare ogni attività illecita nel breve, medio e lungo termine.

(Giuseppe Crimaldi)

All'indomani della maxi operazione a Caivano

Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi torna oggi a Napoli per presiedere in Prefettura il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. Lo fa all'indomani di una nuova operazione interforze che ha messo sotto assedio il Parco Verde di Caivano e, chissà, forse anche in attesa di nuovi sviluppi investigativi nella rinnovata lotta al crimine e al degrado del più grande supermarket della droga d'Italia e di tutte le altre enclave di camorra sparse in città e nell'area metropolitana di Napoli. E adesso che Napoli ha finalmente un nuovo procuratore, c'è da mettersi a lavorare sul serio. Nicola Gratteri ha il carisma e i titoli per avviare una nuova stagione di legalità e di rigenerazione delle coscienze. «Proseguono le operazioni delle forze dell'ordine a Caivano per riaffermare con forza la presenza dello Stato in un'area troppo a lungo segnata da illegalità e degrado - ha dichiarato ieri Piantedosi, a conclusione del blitz - Sono interventi che non rimarranno isolati e che si inquadrano in una più ampia e articolata strategia di presidio e controllo del territorio, per garantire ai cittadini maggiore sicurezza e qualità della vita».

A Napoli in prefettura dalle 15 Riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, convocato dal prefetto Claudio Palomba, alla presenza del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. A seguire si terrà un punto stampa.

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