Napoli, degrado e pericoli nell'area mercato: chiuso da cinque anni in attesa dei lavori

Napoli, degrado e pericoli nell'area mercato: chiuso da cinque anni in attesa dei lavori
di Alessandro Bottone
Mercoledì 24 Aprile 2019, 17:40 - Ultimo agg. 23:13
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Il mercato di via Lago di Scanno a Ponticelli, nella zona orientale di Napoli, è chiuso ormai da cinque anni. La struttura comunale fu dichiarata inagibile nel settembre del 2014 e da allora non è stato realizzato alcun intervento per riqualificarla e riconsegnarla ai commercianti e ai cittadini.

Prima di essere dichiarato pericoloso, il mercato ospitava diversi esercizi commerciali. La mancata e inadeguata manutenzione ha portato all’inibizione dello spazio esterno - predisposto per la vendita di prodotti freschi, mai utilizzato veramente - e dei diversi box al coperto, prima affidati ai privati. L’unica attività che resiste è l’esercizio che occupa l’ala sinistra con accesso direttamente su strada: è la tabaccheria gestita, da oltre quarant’anni, da Luigi Avagnano che, in seguito al passaggio di competenze da un servizio comunale all’altro, per anni non sapeva a chi versare il fitto di locali che occupa, accumulando un debito verso l’amministrazione comunale. Il contenzioso è stato risolto proprio in questi giorni ma solo dopo che il signor Avagnano ha fatto su e giù per gli uffici pubblici.
 

 


Il mercato è posizionato al centro di numerosi palazzi, in una zona densamente abitata e in cui esistono pochi negozi: era una soluzione pratica per tanti residenti e anche per i commercianti che non riuscivano a coprire l’affitto di locali privati. I mancati interventi e il naturale invecchiamento della struttura - adibita a mercato nel 1965 - hanno portato alla chiusura del bene di proprietà del Comune di Napoli. Che lo spazio sia chiuso da tempo lo si capisce non solo dalle saracinesche e dai cancelli ormai arrugginiti ma anche dalla sporcizia e dalle condizioni di degrado in cui versano gli spazi. Deiezioni di uccelli, piccioni che svolazzano all’interno, erbacce, rifiuti, ingombranti lasciati in ogni angolo: uno scenario desolante. A ridosso del fatiscente edificio insiste anche l’abitazione della custode: ormai in pensione, la donna dovrebbe lasciare l’immobile.
 


Le condizioni di mancata sicurezza sono particolarmente evidenti nella parte retrostante dove insistono dei manufatti in cemento armato a forma di ombrello: questi mostrano importanti forme di deterioramento con infiltrazioni d’acqua sulle pareti, distacco di intonaco e dell’isolante sui solai, caduta di calcinacci anche sulla strada pubblica a ridosso. Circostanze che hanno allarmato i residenti i quali hanno provato a chiedere informazioni sul futuro del bene.

La necessità di interventi di recupero era già chiara nel lontano 2005, come si legge nella delibera di giunta comunale n° 1101 che prevedeva lavori di manutenzione straordinaria per un totale di quasi 700mila euro utili al ripristino delle condizioni funzionali e all’eliminazione dei pericoli. È l’amministrazione comunale, nel medesimo atto, a sottolineare il sottoutilizzo del mercato e, dunque, la necessità di riconvertire la struttura che avrebbe potuto accogliere anche attività sociali e ricreative.
Il progetto di riqualificazione, però, non è mai decollato e gli spazi sono stati lasciati nel più completo abbandono. «La chiusura avrà carattere temporaneo» si legge nell’ordinanza di un lustro fa che ne ordinò la chiusura. Oggi si attende ancora la riqualificazione.

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