Il mercato di via Lago di Scanno a Ponticelli, nella zona orientale di Napoli, è chiuso ormai da cinque anni. La struttura comunale fu dichiarata inagibile nel settembre del 2014 e da allora non è stato realizzato alcun intervento per riqualificarla e riconsegnarla ai commercianti e ai cittadini.
Prima di essere dichiarato pericoloso, il mercato ospitava diversi esercizi commerciali. La mancata e inadeguata manutenzione ha portato all’inibizione dello spazio esterno - predisposto per la vendita di prodotti freschi, mai utilizzato veramente - e dei diversi box al coperto, prima affidati ai privati. L’unica attività che resiste è l’esercizio che occupa l’ala sinistra con accesso direttamente su strada: è la tabaccheria gestita, da oltre quarant’anni, da Luigi Avagnano che, in seguito al passaggio di competenze da un servizio comunale all’altro, per anni non sapeva a chi versare il fitto di locali che occupa, accumulando un debito verso l’amministrazione comunale. Il contenzioso è stato risolto proprio in questi giorni ma solo dopo che il signor Avagnano ha fatto su e giù per gli uffici pubblici.
Il mercato è posizionato al centro di numerosi palazzi, in una zona densamente abitata e in cui esistono pochi negozi: era una soluzione pratica per tanti residenti e anche per i commercianti che non riuscivano a coprire l’affitto di locali privati. I mancati interventi e il naturale invecchiamento della struttura - adibita a mercato nel 1965 - hanno portato alla chiusura del bene di proprietà del Comune di Napoli. Che lo spazio sia chiuso da tempo lo si capisce non solo dalle saracinesche e dai cancelli ormai arrugginiti ma anche dalla sporcizia e dalle condizioni di degrado in cui versano gli spazi. Deiezioni di uccelli, piccioni che svolazzano all’interno, erbacce, rifiuti, ingombranti lasciati in ogni angolo: uno scenario desolante. A ridosso del fatiscente edificio insiste anche l’abitazione della custode: ormai in pensione, la donna dovrebbe lasciare l’immobile.
Le condizioni di mancata sicurezza sono particolarmente evidenti nella parte retrostante dove insistono dei manufatti in cemento armato a forma di ombrello: questi mostrano importanti forme di deterioramento con infiltrazioni d’acqua sulle pareti, distacco di intonaco e dell’isolante sui solai, caduta di calcinacci anche sulla strada pubblica a ridosso. Circostanze che hanno allarmato i residenti i quali hanno provato a chiedere informazioni sul futuro del bene.
La necessità di interventi di recupero era già chiara nel lontano 2005, come si legge nella delibera di giunta comunale n° 1101 che prevedeva lavori di manutenzione straordinaria per un totale di quasi 700mila euro utili al ripristino delle condizioni funzionali e all’eliminazione dei pericoli. È l’amministrazione comunale, nel medesimo atto, a sottolineare il sottoutilizzo del mercato e, dunque, la necessità di riconvertire la struttura che avrebbe potuto accogliere anche attività sociali e ricreative.