I dirigenti scolastici dell’area metropolitana di Napoli sono sul piede di guerra. Contestano il fatto che dal decreto ministeriale n. 65 di aprile 2023, con cui sono stati stanziati fondi a tutte le scuole d’Italia, ci siano voluti 7 mesi per definire le istruzioni operative sull’utilizzo degli stessi.
Il Ministero ha deciso due azioni di formazione, una rivolta agli alunni per l’orientamento delle discipline Stem nel campo tecnico-scientifico e sulle lingue, l’altra ai docenti per lo sviluppo delle competenze metodologiche per l'insegnamento delle lingue straniere, affidando ad ogni scuola la definizione delle fasi progettuali in tempi che i responsabili dei plessi ritengono impossibili.
«Ed hanno ragione – sottolineano il segretario generale della Cisl Scuola di Napoli Pasquale Longo e il coordinatore dei ds della federazione Marco Ugliano – perché le tempistiche per l'inserimento dei progetti in piattaforma sono da Tso.
Addirittura ci sono istituti con uffici di segreteria che funzionano a scartamento ridotto, senza i direttori dei servizi generali amministrativi titolari e con personale Ata per il quale da anni chiediamo assunzioni a copertura dei vuoti di organico. Se – concludono Longo e Ugliano - anziché perdere 7 mesi per accanimento burocratico si fosse fatto prima, il rischio che oggi incombe di non ottenere i finanziamenti non ci sarebbe stato.»