Napoli, il flop dei carri gru: «Mancano i vigili, poche rimozioni»

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Pochi vigili, in tilt il servizio di carri gru
Pochi vigili, in tilt il servizio di carri gru
di Leandro Del Gaudio e Gennaro Di Biase
Mercoledì 17 Gennaio 2024, 23:30 - Ultimo agg. 19 Gennaio, 07:25
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Dovevano rappresentare la svolta definitiva contro sosta selvaggia, ma il servizio non è decollato. Sono stati presentati come uno strumento utile ad abbattere doppie e triple file di auto, parcheggi sui marciapiedi o nelle zone pedonali, finanche in vicoli a senso unico (come accade in alcune zone del centro storico). 

E invece sono rimasti un servizio incompleto, largamente sottodimensionato rispetto alle aspettative e - cosa non da poco - ai termini del contratto tra il Comune e la società appaltatrice. Parliamo del servizio dei carri gru, che sono tornati a battere le vie di Napoli alla fine del 2022 e che rappresentano il deterrente maggiore per chi lascia la macchina parcheggiata in sosta vietata. È di questi giorni una nota spedita al Comune da parte di Guido Bourelly, numero due dell’Unione industriali e titolare della omonima ditta che si occupa della gestione dei mezzi specializzati nella rimozione e nella custodia delle auto. Stando alla nota, il contratto non sarebbe stato mai rispettato: nel senso che le cento rimozioni di auto al giorno sono un tetto rimasto velleitario, non per colpa del privato.

Anzi. Ci sarebbe una precisa responsabilità pubblica dietro la mancata realizzazione di più interventi. In sintesi, invece di operare cento rimozioni, se ne effettuano un numero molto più basso. Una trentina al giorno. Quasi tutte nel centro cittadino, tra Chiaia e San Ferdinando, al Vomero o a Fuorigrotta, in quest’ultimo quartiere soprattutto quando ci sono concerti o eventi sportivi che alimentano afflusso di auto e fenomeni di sosta selvaggia.

Ma cosa rende spuntato il servizio? Perché non si va avanti con le rimozioni? Per dirla in modo diretto, la storia è questa: la rimozione di un’auto parcheggiata in violazione del codice della strada può avvenire solo se, accanto ai carri gru, arrivano anche i vigili. Serve una contravvenzione. Serve un intervento delle forze di polizia municipale per affiancare gli uomini della Bourelly, per firmare una sanzione e poi dare corso alla rimozione del veicolo.

Una ricostruzione rispetto alla quale interviene l’assessore comunale alla Legalità e alla polizia municipale Antonio De Iesu, che difende l’operato degli uomini di via de Giaxa, a partire dai numeri che hanno scandito gli ultimi due anni. Punto primo: tra 2022 e 2023 le auto rimosse sono state duemila in più, in città. Secondo: l’amministrazione non ha intenzione di disinvestire sul servizio della Bourelly. «Nel 2021 - ricorda De Iesu - l’affidamento della rimozione con carri gru, ai sensi dell’articolo 159 del codice della strada, è stato affidato a una ditta esterna che interviene a chiamata. Nel 2022 furono prelevate 10mila 904 automobili. Nel 2023 il numero è cresciuto fino a 12mila e 666. Ciò significa che abbiamo migliorato la capacità operativa delle nostre risorse sul territorio. L’intenzione dell’amministrazione è di continuare a investire su questo servizio, per migliorare la viabilità. Siamo disposti a incontrare la Bourelly. Una riunione potremo fissarla già la prossima settimana. Certo - aggiunge l’ex capo della Polizia - se avessimo 500 vigili in più l’attività sarebbe di certo più performante. Gli agenti della polizia municipale svolgono il loro lavoro sul territorio, le loro funzioni sono innumerevoli e denotano un grande senso di abnegazione. Ma l’aumento dei prelievi delle vetture testimonia che il servizio della rimozione è in fase di crescita. Il trend migliora». 

Fatto sta che la forbice tra le rimozioni previste e quelle realmente effettuate è ritenuta comunque grave, al punto tale che sul caso, in questi giorni, è intervenuto anche il presidente dell’Unione industriali Costanzo Jannotti Pecci. Sua la lettera nella quale si informa il sindaco e l’assessore delle doglianze di Bourelly e della necessità di apportare un miglioramento all’intero servizio, secondo quanto si apprende da fonti comunali. 

In sintesi, il leader di Palazzo Partanna ha ricordato la necessità di tutelare posti di lavoro, ma anche di implementare una rete di interventi che avrebbe un doppio esito: da un lato, sotto il profilo della vivibilità, con meno auto in sosta selvaggia; dall’altro, sotto il profilo delle casse di Palazzo San Giacomo. Come è noto, più interventi dei vigili corrispondono a maggiori introiti per quanto riguarda le multe. 

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Uno scenario che attende dei correttivi, come sottolineato in questi giorni dallo stesso Francesco Borrelli, parlamentare dei Verdi, che ha ricordato episodi avvenuti in questi giorni: con la corsa di un’ambulanza fermata da un’auto in sosta, in zona Vasto-Arenaccia. E anche in quell’occasione chiamare il carro attrezzi è stato pressoché inutile. 

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