Gianmario Sanzari, artista di strada aggredito a Napoli dal proprietario di un locale: «Picchiato perché non sono piaciuto»

La denuncia sui social dell'artista Gianmario Sanzari: «Nessuno a darmi una mano»

Il post denuncia di Gianmario Sanzi
Il post denuncia di Gianmario Sanzi
di Ferdinando Gagliotti
Domenica 2 Aprile 2023, 17:33 - Ultimo agg. 3 Aprile, 07:40
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Il post si apre con un primo piano che risalta il naso insanguinato, i segni rossi delle percosse. Poi un video: «Sono appena stato massacrato di botte». Poi un’altra foto, ritraente il suo giubbotto macchiato di sangue. E infine ancora un video, questa volta senza segni di violenza: una folla che canta “Non me lo so spiegare”, di Tiziano Ferro.

Gianmario Sanzari, artista di strada napoletano, ha scelto Instagram per raccontare l’episodio in cui si è ritrovato vittima: «Ho suonato e lavorato in questa piazza negli ultimi sette mesi. Ho dato l'anima e il cuore a tutta la gente che mi stava a sentire. Ieri sera sono stato aggredito dal proprietario di un locale». La piazza a cui si riferisce il musicista è piazza Bellini, cuore della vita notturna napoletana. Gianmario è stato, quindi, colpito violentemente dal titolare di uno dei locali della piazza perchè «non mi sei piaciuto stasera», racconta lui nel post.

«E alla mia risposta “io ho suonato qua fuori per portarvi un po’ di gente” - continua nella descrizione l’artista - lui ha pensato bene di darmi una capata in bocca e trascinarmi fuori dal locale abboffandomi di mazzate. Tutto questo non lo ha fatto a me. Lo ha fatto a un'intera piazza. Lo ha fatto a tutti quei ragazzi per bene che si distinguono dalla massa e che credono in una movida pulita e rispettosa come me. Lo ha fatto a tutti i locali che si battono per far sì che quella piazza migliori. E in un attimo, tu hai distrutto tutto. Perchè ogni giorno facciamo la guerra a queste persone. E tu sei il primo criminale che mi ha riempito di botte senza un motivo valido. Come se poi il motivo giustificasse la violenza». 

Oltre al danno, la beffa: «La scena più pietosa è stata vederti salire sul motorino e andartene davanti ai militari che non ti hanno fermato, davanti a tutti quei ragazzi per i quali io mi faccio un mazzo tanto, nessuno dei quali ti ha bloccato. Tutti a guardare la scena. Ma nessuno a darmi una mano. Lascio questa piazza per sempre, consapevole del fatto che non si possono cambiare le cose da soli, con tutte le buone intenzioni del mondo.

Lascio questa piazza consapevole del fatto che è destinata a morire nella merda, e mai e poi mai a splendere come ho creduto io». 

Video

Il musicista chiude poi il post-denuncia con un avvertimento e un appello anche al sindaco Gaetano Manfredi: «E sappiate che c’è il titolare di un locale che è pericoloso e che la giustizia non farà niente per fermarlo.
Succederà ancora, succederà a qualcun altro. Ma mi raccomando, caro sindaco, non la fissiamo una pattuglia in quella piazza. Concentriamoci sugli artisti di strada che danno fastidio». L’autore della violenza sarebbe, stando alle parole dell’artista, il proprietario del locale “La Spilleria”, che su Facebook ha scritto un post quasi enigmatico in riferimento all’accaduto: «Diceva mio padre per lo scostumato ci vuole lo screanzato poi per qualunque cosa sapete dove sto». Il post ha attirato numerosi commenti di condanna verso il titolare del bar.

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