Angelo Monacelli, napoletano doc in una fiction di successo

Angelo Monacelli, napoletano doc in una fiction di successo
di Dante Scalvenzi
Mercoledì 16 Dicembre 2015, 15:12
6 Minuti di Lettura
Chi è Angelo Monacelli?

Sono io. Attore e musicista. Nato a Napoli nel 1988 e cresciuto a Napoli, la mia casa e radice più profonda.
Ho sempre sognato di essere un grande attore del grande cinema americano o una rock star. Sogni molto umili e semplici insomma! Crescendo hanno preso sempre più forma e sostanza fino a perseguitarmi e a non permettermi di concedermi altro. Quando è finito quel periodo di vita controllato chiamato scuola, ho deciso che era finalmente arrivato il periodo di poter scegliere e prendere la via che ho sempre sognato e che avrebbe potuto divenire realtà, concretezza, parte della mia vita, anzi, la mia vita. Ho deciso dunque di iniziare a studiare recitazione e di andare a Roma dove attualmente vivo e lavoro.

Chi e Tony Baby?

Antonio Scognamiglio, in arte Tony Baby, è il personaggio che interpreto nella serie tv, prodotta da Rai Fiction e Publispei, “è arrivata la felicità”.
Tony è un giovane cantante neomelodico napoletano, ex-fidanzato di Nunzia Esposito, interpretata nella serie dalla giovane e bravissima attrice Simona Tabasco. Tony finisce in galera per alcuni problemini con la legge e mentre è dentro viene lasciato dalla sua Nunzia che si trasferisce con la famiglia al nord “Roma” e decide di cambiare vita e dimenticare il suo grande ma difficile amore Tony.

Tony Baby, appena uscito da galera, giunge a Roma alla ricerca della sua Nunzia e piomba, esuberante e infuocato dall’amore, nella storia sconvolgendo gli equilibri dei personaggi ormai conosciuti.


Come ti sei avvicinato al mondo del cinema?

Parlavo prima della mia passione per il cinema e per la recitazione e di quando, finita la scuola, ho deciso di trasferirmi a Roma ed iniziare l’accademia di arte drammatica.
Il periodo dell’accademia e della formazione, anche se la formazione continua in ogni momento e con ogni esperienza, è stato un periodo molto bello e denso della mia vita; è stato anche e soprattutto un periodo difficile e di crisi. Un periodo di cambiamento, rivoluzione, e grandi emozioni, che è durato tre lunghi anni e che ha portato a convincermi sempre di più che la strada intrapresa fosse quella giusta.

Dopo l’accademia, che mi ha formato con tanta esperienza teatrale, ho iniziato a lavorare e muovermi molto nell’ambito teatrale appunto, che è stato per me, come per tutti gli attori, la base della mia arte.
Dopo ho iniziato le mie prime esperienze con la macchina da presa recitando in video musicali e cortometraggi.

Poi ho iniziato a fare molti provini e a formarmi come attore e a fare esperienza proprio grazie ai provini. Dopo tre o quattro anni ho iniziato a raccogliere i primi frutti e a superare i primi provini e recitare le prime parti in diverse serie tv e fiction per la tv come “un posto al sole”, “un passo dal cielo”, “la grande famiglia” etc.
Avrete visto il mio volto in una di queste serie, probabilmente in “un posto al sole”, dove interpretavo il personaggio, sempre napoletano, di Peppe Miseno. Quell’esperienza è stata significativa per me in quanto mi ha riporato, per la prima volta dopo 7 anni di assenza, a vivere e lavorare un po’ nella mia città, a contatto con la mia famiglia e i miei amici.



Interpreti il ruolo di un “brillante” neomelodico, come ti sei trovato in questa interpretazione?

Quando dovevo fare il provino per questo ruolo ho avuto subito un bel presentimento e una bella sensazione. Prepararmi per quel provino è stato molto divertente ed emozionante. E quando ci si approccia in questo modo a un lavoro/provino, per scelta o per caso, il risultato è sempre positivo ed entusiasmante. Per me portare in scena un personaggio che fosse profondamente napoletano e radicato nella cultura della mia città è stato un grande stimolo, una bellissima e grande possibilità, e un’importante occasione per approfondire alcuni aspetti popolari, musicali e folcloristici della bella Napoli che forse non avrei avuto modo e occasione di approfondire.

Mi sono trovato a mio agio nel ruolo poiché la cultura neomelodica, e prima di essa quella della canzone napoletana e della sceneggiata napoletana, mi ha sempre affascinato e incuriosito. Io sono anche musicista e per me la musica è tutto nella vita; è la mia passione più grande, oltre al cinema. Quando ascolto e studio la musica mi faccio trasportare completamente e senza giudizio. Ogni genere diverso evoca diverse atmosfere e paesaggi, risveglia diverse emozioni e racconta diverse storie e culture. Ogni sfaccettatura della vita merita di essere conosciuta, approfondita, e capita. E la musica e l’arte sono un mezzo per conoscere la vita in ogni suo aspetto. Addentrarmi nel mondo della musica napoletana, e in particolare della neomelodica, è stato bellissimo. Da subito ho evitato clichè e luoghi comuni, nonché macchiette e sterotipi. La neomelodica è una cultura che ha delle radici ben precise e forti che vanno conosciute, capite e non giudicate.

E’ stato un onore e responsabilità per me portare sugli schermi della televisione nazionale un immagine di napoli e dei napoletani diversa da quella solita e conosciuta ultimamente. Tony Baby, a parte una piccola esperienza di riformatorio per via di cattive frequentazioni e ragazzate, è un appassionato cantante e musicista napoletano, che dedica tutto se stesso e la sua vita alla sua arte e all’amore. Vive la vita per amare e cantare, ed esprimere se stesso e i suoi sentimenti con apertura, gioia e amore. Questa è l’essenza ed esigenza di ogni musicista e artista in genere. Il messaggio che porta Tony al mondo non è un messaggio di criminalità, violenza o prepotenza, ma un messaggio di amore, libertà e vitalità.

Questa è una caratteristica dei napoletani che vorrei si conoscesse e diffondesse di più e che ci facesse andare oltre lo sterotipo ed etichetta gomorriana e criminale diffuse ultimamente.

Tornando al personaggio di Tony, è stato molto bello per me poter interpretare questo personaggio, sia nel suo aspetto recitativo, che musicale. In questa serie infatti ho avuto modo di cantare e suonare tre brani musicali originali di Tony Baby. Musica e testi sono stati scritti dagli autori e musicisti della serie; a me è stata data la possibilità di elaborarle, interpretarle secondo il mio stile musicale e adattarle alla mia voce e musicalità che ha ben altre radici. Io vengo infatti dal blues, rock, folk, e spero di aver messo tutto questo, insieme alle mie forti radici napoletane, nelle canzoni di Tony.

La musica quindi ha un ruolo fondamentale nella tua vita?

Come dicevo prima per me la musica è, insieme alla recitazione, la mia passione più grande.
Dico sempre che per me la musica e la recitazione sono i due binari paralleli e continui, che sono importanti e fermi punti di riferimento e guida per il mio percorso di vita.
Trovo che la musica sia per me, ma credo per tutti, un potentissimo ed efficace mezzo di espressione e comunicazione, di condivisione e contatto. Sento che la musica è un magico e potente mezzo per entrare in stato di grazia e beatitudine e di contatto con Dio.

La musica è attualmente, come la recitazione, la mia professione. Suono la chitarra canto e scrivo brani originali per il mio progetto musicale. Ho infatti una band formata da 5 elementi che si chiama “The General Brothers” e che nasce dal duo con mio fratello Andrea. Scrivo musica e parole in inglese; sono cresciuto con la musica inglese e americana e ho vissuto per un periodo in America, e quindi mi viene naturale scrivere e comunicare in lingua inglese. Fino ad ora abbiamo prodotto il nostro primo album che contiene sette brani originali, abbiamo realizzato 5 video musicali, e facciamo concerti in Italia, soprattutto Milano e Roma, e vorremmo portare la nostra musica e il nostro messaggio in giro per il mondo.

I tuoi progetti futuri?

Attualmente sono impegnato con le riprese delle serie tv Rai “Don Matteo” e, come tutti gli attori, continuo a studiare e a fare provini, dando il massimo nel ruolo che sto interpretando ed essendo sempre pronto a nuove esperienze lavorative. Come dicevo inoltre continuo a suonare sempre in giro per l’Italia e a lavorare sulla mia musica.

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