Circumvesuviana di Napoli, pochi treni e linee chiuse: è emergenza estate

L’assalto dei turisti, 15mila passeggeri al giorno viaggiano tra Pompei e Sorrento

Il presidente Umberto De Gregorio (Eav)
Il presidente Umberto De Gregorio (Eav)
di Francesco Gravetti
Giovedì 16 Maggio 2024, 23:08 - Ultimo agg. 17 Maggio, 07:25
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Da un lato i pendolari, pronti a un’estate difficile. Dall’altro lato i turisti, che affollano ormai da anni i treni e non esitano a spendere anche 15 euro per una corsa che li porti da Napoli fino alle perle della penisola sorrentina o ai siti storici. In mezzo, i consueti problemi: il materiale rotabile che manca, la querelle coi dipendenti che spesso sfocia nel rifiuto dello straordinario, l’organico ridotto all’osso nonostante i concorsi (soprattutto in alcuni settori nevralgici).

Dalle parti della Circumvesuviana il dibattito è ora acceso sulla nuova difficoltà che attende i viaggiatori della linea Napoli–Nola–Baiano. Dal primo luglio fino all’11 settembre sarà chiusa. Sarà garantito un servizio automobilistico sostitutivo, affidato ad Air, ma evidentemente non sarà la stessa cosa: arrivare nel capoluogo da quella porzione della provincia non sarà affatto facile. Quando la linea riaprirà, poi, i viaggiatori dovranno fare i conti con un altro guaio: la tratta proseguirà per San Giorgio a Cremano, dove chi è diretto a Napoli dovrà cambiare treno, perché la stazione del Centro Direzionale resterà serrata per tre anni.

Qui, infatti, c’è da rimettere a posto una galleria, le cui infiltrazioni d’acqua hanno spesso fatto danni alla stazione. Se ne occuperà il Comune di Napoli.

I sindaci

Un puzzle complicato, dunque, che ora i sindaci del nolano vogliono provare a ricomporre. «Un incontro urgente per condividere le soluzioni alternative che saranno adottate per gli utenti che utilizzano la Circumvesuviana per i propri spostamenti» è stato chiesto, ed ottenuto, dal sindaco di Cicciano Giuseppe Caccavale, presidente del Tavolo dei Comuni dell’Agenzia di Sviluppo dell’area nolana. A nome dei diciotto colleghi che compongono la società partecipata, Caccavale ha scritto al presidente dell’Eav, Umberto De Gregorio per sollecitare una riunione operativa nel corso della quale poter essere messi a conoscenza delle misure che saranno predisposte per tamponare i disagi arrecati ai pendolari che utilizzano il treno per ragioni di studio e di lavoro.

L’incontro richiesto dal presidente del Tavolo dei Comuni dell’Agenzia è stato già anche fissato e si terrà alle 10 di mercoledì 22 maggio presso la direzione dell’EAv di Porta Nolana a Napoli. «I nostri territori sono tutti attraversati dalla linea ferroviaria della Circumvesuviana e sono numerosi i cittadini che se ne servono anche più volte al giorno. È per questo motivo che abbiamo bisogno di dare risposte certe alle nostre comunità in merito all’offerta alternativa al trasporto su ferro. L’incontro sarà anche l’occasione per fare il punto sui tempi e per mettere sul tavolo le criticità determinate dalla sospensione del servizio», sottolinea Giuseppe Caccavale. Se ne saprà di più la settimana prossima, ma intanto la chiusura di una tratta diventa una boccata d’ossigeno per le altre linee della Circumvesuviana.

I  turisti 

Che la coperta sia corta, in Eav, è infatti cosa nota. I treni sono pochi e per quelli nuovi ci vuole ancora un poco di tempo. Uno di essi ad agosto sarà spedito a Napoli, dove sarà pronto nell’officina Eav di San Giovanni il 5 settembre. Poi inizieranno le prove con il vecchio . Uno di essi ad agosto sarà spedito a Napoli, dove s e il nuovo segnalamento ferroviario per ottenere il collaudo da Ansfisa, poi potrà viaggiare. Poi quattro treni al mese. Intanto ora ce ne sono una sessantina e, con la Nola–Baiano chiusa, dovrebbero essere sufficienti, soprattutto per la tratta di Sorrento, dove i turisti non mancano mai.

Qui, secondo i dati forniti da Eav relativi alla scorsa estate transitano in media quindicimila passeggeri al giorno, mentre oltre 200mila turisti, nel 2023, hanno scelto il Campania Express, il treno con hostess a bordo che salta alcune fermate e porta la gente verso le mete archeologiche e la penisola sorrentina alla modica cifra di 15 euro. Gli incassi, l’anno scorso, hanno superato i tre milioni di euro. Chiara, dunque, la dicotomia: i pendolari dovranno necessariamente fare i salti mortali, mentre per i turisti dovrebbero aprirsi prospettive migliori delle attuali.

I problemi 

Lo stop della Nola–Baiano servirà per importanti lavori di manutenzione straordinaria, ma anche le altre linee della Circumvesuviana necessitano di interventi strutturali, tanto che nei mesi passati ci sono state chiusure programmate, nei week end, proprio per aggiusti alla rete. Ancora ieri un treno ha accumulato oltre venti minuti di ritardo tra Somma Vesuviana e Rione Trieste per problemi tecnici ad un passaggio a livello. 

 

E i disservizi si riscontrano tutti i giorni. Spesso le soppressioni sono anche figlie della mancanza di personale, con macchinisti e capitreno restii ad accettare le nuove condizioni di lavoro ma allo stesso tempo necessari, poiché l’organico è insufficiente e viene fatto ricorso allo straordinario. Storie ordinarie di disagi che si trascinano da anni. 

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