Napoli, riecco gli Ospedali riuniti: «Al Cto il pronto soccorso con più medici e servizi»

Nuovo progetto per Cotugno, Monaldi e Cto

Un'ambulanza davanti all'ospedale Cotugno
Un'ambulanza davanti all'ospedale Cotugno
di Ettore Mautone
Venerdì 16 Febbraio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 17 Febbraio, 06:58
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Cotugno, Monaldi e Cto cambiano pelle e anche nome: da Azienda dei Colli si passa ora all'Azienda degli Ospedali Riuniti dei Colli, dicitura che rievoca la storia di ciascuno dei tre ospedali che la compongono, Nel 2011 nel Monaldi e nel Cotugno, a quel tempo aziende autonome, confluì il Cto, presidio della Asl Napoli 1. A mutare è anche il logo che ora pone al centro, tra le due C, del Cotugno e del Cto, la M stilizzata appunto del Monaldi. Le novità non sono solo formali ma anche sostanziali: nell'atto aziendale di programmazione, approvato all'unanimità dal collegio di direzione e pubblicato sul sito web aziendale, si propone alla giunta regionale, che dovrà poi valutare, eventualmente modificare e ratificare il provvedimento, di riorganizzare le attività assistenziali dei tre ospedali all'insegna della razionalizzazione delle unità operative e della integrazione delle funzioni.

Si parte dal potenziamento del Cto che, oltre ad accogliere due Unità complesse di Ortopedia per rispondere alla sua vocazione storica di Centro Traumatologico ed Ortopedico, prevede la realizzazione, nel pronto soccorso, anch'esso potenziato, di una Medicina d'Urgenza nuova di zecca attualmente in fase avanzata di realizzazione per la parte edilizia e strumentale.

Tutta l'azienda degli Ospedali Riuniti dei Colli si configura come un Dea di II livello, ossia un dipartimento di emergenza e urgenza di complessità pari al Cardarelli e all'Ospedale del mare, con il Cto che funge da porta di ingresso in urgenza per le varie discipline. Il pronto soccorso dunque, da Unità operativa semplice dipartimentale, diventa Unità complessa in linea con i numeri crescenti di attività con la possibilità di assumere personale per aumentare l'offerta di prestazioni e garantire un maggior numero di posti letto nell'ambito della rete dell'emergenza e urgenza della città. Parallelamente viene potenziata la Chirurgia di urgenza che viene trasformata anch'essa in Unità complessa. Il Cto accoglierà un'unità autonoma di Cardiologia per la prima volta dotata di posti letto. Le altre due unità operative di questa disciplina restano invece appannaggio del Monaldi (una ospedaliera e una universitaria) con un servizio attivo anche al Cotugno sebbene non autonomo. La Neurologia resta un caposaldo del Cto. Il quadro dell'offerta assistenziale viene completato dai percorsi di Riabilitazione sia ambulatoriali che in regime di ricovero configurando un percorso completo e omogeneo per chi sia reduce da un trauma o da un accidente cardiovascolare. 

Per il Monaldi resta centrale la vocazione cardiopolmonare dunque potenziata. L'attività cardiologica e cardiochirurgica, oggi dotata di ben 13 unità operative, tra complesse, semplici e dipartimentali, viene razionalizzata e integrata. Alle due unità per adulti (una ospedaliera e una universitaria della Vanvitelli) se ne aggiunge una terza pediatrica. L'intervento è teso al superamento dell'attuale frammentazione dell'offerta assistenziale. La dotazione complessiva sarà di 114 posti letto orientati a percorsi integrati di assistenza. Si punta anche alla valorizzazione dell'eccellenza interregionale delle cardiopatie congenite pediatriche che attrae pazienti da tutto il centro sud in cui insiste anche un ambulatorio dedicato alla transizione all'età adulta. Completano l'offerta l'unità di aritmologia ed elettrofisiologia interventistica strutturale e d'emergenza. Un restyling che riguarda anche le Chirurgie specialistiche mentre va al debutto la week surgery. Dopo anni di lavoro in prima linea e riconosciuti risultati sul campo nell'ambito della rete oncologica regionale c'è infine il potenziamento delle Oncologie in cui si punta soprattutto sulla valorizzazione del day-service (nuove terapie personalizzate con farmaci biologici e immunoterapia).

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Infine il Cotugno, che consolida il proprio ruolo di polo monospecialistico infettivologico, sia in urgenza, con il pronto soccorso autonomo, sia in elezione a cui si aggiungono una specialistica in pneumologia facendo dunque tesoro della straordinaria esperienza maturata sul campo durante l'emergenza Covid. Prevista infine una infettivologia pediatrica che tenta di riprendere la tradizione ed eccellenza raggiunta dall'ospedale nel trattamento delle meningiti anche nei bambini. Qui la novità è il debutto di una unità di lungodegenza che servirà a garantire un'adeguata assistenza ai tanti pazienti fragili che in conseguenza di infezioni acute necessitano di lunghi ricoveri. 

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