Napoli, lavori e sottopasso chiuso: l'ira dei cittadini di Vigliena

Napoli, lavori e sottopasso chiuso: l'ira dei cittadini di Vigliena
di Alessandro Bottone
Venerdì 3 Maggio 2019, 13:46 - Ultimo agg. 16:42
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A San Giovanni a Teduccio, nonostante gli annunci e le promesse, i cittadini attendono ancora l'apertura del sottopasso ferroviario di via Vigliena e l'abbattimento dell'ormai fatiscente ponte pedonale posto a poca distanza dalla stazione San Giovanni-Barra, capolinea della linea 2 della metropolitana di Napoli.
 



I lavori per la realizzazione del sottopasso - interamente eseguiti e finanziati da RFI per un investimento totale di circa 2,2 milioni di euro - sono terminati da oltre due anni. L'opera, collaudata nel luglio 2017, è stata pensata come una soluzione per rispondere alla necessità di maggiore sicurezza e di un più pratico utilizzo anche da parte di anziani e persone con disabilità. Solo quando si permetterà ai cittadini l'utilizzo del passaggio sotterraneo si potrà procedere all'abbattimento del ponte in ferro, realizzato proprio in attesa del completamento del sottopasso: ormai ricettacolo di sporcizia, un vero ostacolo per i cittadini del posto che lamentano la fatica per attraversarlo.
 
 


A dicembre 2018 la giunta ha deliberato lo schema di convenzione tra il Comune di Napoli e RFI per la gestione della nuova opera. Al Comune spetterà la gestione degli impianti (smaltimento acqua, sollevamento, illuminazione) legati al sottopasso per una spesa annuale di 7mila euro. RFI, invece, si occuperà della demolizione del sovrappasso metallico e della manutenzione delle strutture portanti della nuova infrastruttura. Il corridoio sotterraneo e le rampe sono stati dotati anche di impianto di videosorveglianza.

L’eccessivo ritardo nell’apertura del sottopasso crea disagi continui ai residenti e anche molte perplessità. Il comitato civico di San Giovanni a Teduccio segue la realizzazione dell’opera sin dal suo concepimento. È Enzo Morreale a sottolineare la complessità dell’infrastruttura data la vicinanza al mare e la presenza di una falda acquifera abbastanza superficiale: circostanze che, secondo l’attivista, rendono problematica la gestione del nuovo impianto. In effetti sono i residenti stessi - vessati dai continui disagi per il ritardo accumulato - a far notare la presenza di acqua accumulata lungo le rampe.

I lavori di riqualificazione hanno interessato anche il vicino parco, un tempo gestito dalla VI Municipalità, poi vandalizzato e abbandonato. Gli interventi sono ultimati e l'area risulta particolarmente trasformata: non c'è più traccia di verde ma solo una colata di cemento, con una pista di pattinaggio e uno spazio che, probabilmente, ospiterà delle giostre per bambini. Anche il parco è ancora chiuso mentre sono stati rimossi i cumuli di macerie e rifiuti un tempo addossati all’area attrezzata. I residenti, però, sottolineano la pericolosità data la mancata delimitazione tra la strada e i binari: il muro di cinta è crollato ed è facile per chiunque avvicinarsi alla linea ferroviaria.

La zona resta particolarmente isolata dal centro del quartiere di Napoli Est.
L’ultimazione degli interventi promessi permetterebbe di riqualificarla e renderla sicuramente più vivibile.

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