Napoli, via gli striscioni abusivi
dai monumenti: iniziativa di associazioni

Napoli, via gli striscioni abusivi dai monumenti: iniziativa di associazioni
di Antonio Folle
Sabato 10 Ottobre 2020, 15:39 - Ultimo agg. 16:58
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Via gli striscioni abusivi dai monumenti cittadini. Negli scorsi giorni il battagliero comitato civico Portosalvo guidato da Antonio Pariante ha lanciato una campagna-social per la rimozione degli striscioni installati da Sii Turista della tua Città su alcuni monumenti cittadini. In particolare Pariante aveva contestato la presenza degli striscioni sulla statua di Dante, sulle mura greche di piazza Bellini e sulla fontana della Sirena a piazza Sannazaro. Durante la notte gli striscioni di piazza Dante e piazza Sannazaro sono spariti - forse portati via proprio da chi li aveva installati - e così Pariante, coadiuvato da Massimiliano Piccegna della sezione giovanile del comitato Portosalvo, è intervenuto su piazza Bellini per la rimozione dello striscione che campeggiava da diversi mesi.

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La dura presa di posizione di Pariante, seguito dal pool di associazioni riunite sotto la sigla di Insieme per Napoli/Per Napoli Civile ha scatenato fin dal primo momento un accesissimo dibattito social.

Da un lato coloro i quali sostenevano la necessità di mantenere il decoro dei monumenti e, sopratutto, il rispetto delle leggi in materia, e dall'altro chi invece sostiene l'importanza di lasciare quegli striscioni sui monumenti ritenendo "non grave" - come se le leggi ammettessero eccezioni - la violazione delle leggi che tutelano il decoro del patrimonio monumentale.

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«Non è assolutamente una guerra personale contro l'associazione Sii Turista della tua Città o contro il messaggio di orgoglio che vogliono lanciare a tutti i napoletani - hanno spiegato i volontari delle associazioni intervenute stamattina al centro storico - un messaggio che per moltissimi aspetti condividiamo, chiediamo solo che i monumenti napoletani non vengano usati per affissioni abusive e che vengano rispettate leggi e decoro».

Il pool di associazioni riunite sotto la sigla di Insieme per Napoli/Per Napoli Civile ha voluto così sgomberare il campo da qualsiasi speculazione politica. «La politica non c'entra niente - ha affermato Antonio Pariante - chiediamo solo che i monumenti vengano rispettati come tali e non vengano ridotti a stalli per affissioni abusive. Se i ragazzi di Sii Turista vogliono lanciare un messaggio di orgoglio e di riscatto per la nostra città che ben vengano. Anzi, siamo disposti a sederci ad un tavolo e ragionare insieme sul futuro della città. Ma non possiamo assolutamente consentire lo sfruttamento dei monumenti che, lo vogliamo ricordare, sono patrimonio di tutti i napoletani. Esistono dei regolamenti molto precisi che tutelano i monumenti, Sii Turista deve attenersi a quei regolamenti, così come devono fare tutti».

Lo striscione rimosso da Pariante a piazza Bellini - per competenza sul territorio della IV Municipalità - è stato accuratamente riposto e già nelle prossime ore sarà consegnato al presidente Giampiero Perrella che, successivamente, potrà disporre la restituzione ai responsabili di Sii Turista della tua Città. 

«Stamattina abbiamo notato con soddisfazione che alcuni striscioni erano già stati rimossi - ha affermato Gaetano Brancaccio - questo per noi e per la città è già un primo segnale positivo sul ripristino della legalità. Avevamo scritto in tal senso alla Sovrintendenza e siamo contenti di aver portato a casa un primo risultato. Di certo - ha proseguito Brancaccio - siamo meno soddisfatti di vedere le desolanti condizioni della fontana della Sirena, una bellissima opera d'arte che un tempo era il biglietto da visita per chi arrivava a Napoli e per la quale l'associazione Mario Brancaccio e il gruppo di Insieme per Napoli si sono impegnate in prima persona per il recupero dei giochi d'acqua e dell'illuminazione. Ci auguriamo - la speranza - che quello di stamattina sia l'ultimo intervento di questo tipo e che, invece, al più presto si possano intavolare serie discussioni sul futuro del nostro patrimonio».

Decisamente più "caustico" il commento di Edvige Nastri dell'associazione Cittadinanza Attiva in Difesa di Napoli: «Stamattina abbiamo avuto l'ennesima dimostrazione che questa Amministrazione non fa altro che inseguire il lavoro delle associazioni civiche - afferma -, dal momento che si sono mossi per la rimozione solo dopo la denuncia a mezzo social. Eppure non parliamo di un intervento di rilevanza dal punto di vista delle risorse economiche o umane da impegnare sul territorio - prosegue l'attivista - bastava semplicemente notare che sui monumenti erano affissi striscioni abusivi e disporne la rimozione. Evidentemente troppo per il Comune di Napoli».

Questione chiusa? Forse. 

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