Via Toledo, botte da orbi tra venditori di "curnicielli" portafortuna, i vigili sventano la maxirissa

Un vero e proprio far west sotto gli occhi attoniti dei turisti.

Tensione a Napoli tra i venditori ambulanti
Tensione a Napoli tra i venditori ambulanti
di Antonio Folle
Mercoledì 23 Agosto 2023, 18:39 - Ultimo agg. 24 Agosto, 09:48
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Il boom turistico che sta interessando Napoli negli ultimi mesi ha portato ad un incremento esponenziale di venditori abusivi di ogni genere in quasi tutti gli angoli della città. Tra i più famosi, oltre agli immancabili venditori di calzini, i famosi - o famigerati, dipende dal punto di vista - venditori di "curnicielli" portafortuna, uomini e donne che vanno a caccia di turisti sia nel centro antico della città che nelle principali vie del commercio cittadine, offrendo i loro cornetti e l'immancabile sale scaccia-malocchio. E proprio questi venditori, nel pomeriggio di ieri, nella centralissima via Toledo hanno dato ad un vero e proprio far west sotto gli occhi attoniti dei turisti. 

Una rissa a suon di spintoni, schiaffi e parolacce che ha visto coinvolti alcuni individui che si sono scontrati con ogni probabilità per ragioni legate al "presidio" del territorio. Tra i vari gruppi di venditori abusivi - quasi tutti di etnia rom ma napoletanissimi di seconda o terza generazione - non correrebbe buon sangue e le liti sarebbero sempre più frequenti.

Mai però, almeno finora, i napoletani avevano assistito ad uno scontro così violento.

 

Sul luogo dove i venditori se le davano di santa ragione sono immediatamente intervenuti gli uomini della Polizia Municipale che hanno bloccato sul nascere una pericolosa potenziale escalation di violenza. Nel luogo dove stava avvenendo la zuffa, a pochissimi passi dalla galleria Umberto, stavano infatti arrivando più gruppi di venditori per dar "manforte" all'una piuttosto che all'altra fazione, una situazione che avrebbe potuto costituire un pericolo per l'incolumità delle migliaia di passanti che in quel momento affollavano la principale strada della città. 

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La presenza dei venditori di corni portafortuna è ormai una costante del centro storico di Napoli. Se fino a qualche mese fa si trattava di pochi individui isolati ora, grazie all'aumentato afflusso di potenziali clienti, si assiste a vere e proprie "cacce al turista", inseguiti da folti gruppi di venditori che cercano di appioppare qualcosa in cambio di una "offerta". E in caso di rifiuti non mancano gli insulti biascicati in una lingua incomprensibile.

Il corno portafortuna è una delle tradizioni più diffuse nel capoluogo partenopeo, secondo solo alla pizza e al "caffè sospeso". Il celeberrimo oggetto, che da Napoli si diffonde in tutto il mondo, è tra i più venduti nel cuore del centro antico della città. Basti pensare che persino a via San Gregorio Armeno, strada arcinota per la presenza degli artigiani del Presepe, non mancano i negozi specializzati nella vendita di questo particolare oggetto. E sono tanti i turisti che, arrivati in visita a Napoli, vanno quasi subito alla ricerca del "curniciello" da regalare - il corno portafortuna va rigorosamente donato, non si può comprare per se stessi, altrimenti non vale - ad amici e parenti. Un business, quello della buona sorte, da migliaia di euro al giorno sul quale si sono precipitati i gruppi di venditori abusivi che hanno ormai colonizzato l'intero centro storico e che, a causa del loro numero e della loro prepotenza, cominciano a diventare un vero e proprio grattacapo sia per i commercianti legali che per le forze dell'ordine sempre più in difficoltà nel contrasto dell'abusivismo dilagante. 

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