Vigili urbani a Napoli, l'ora dei veleni: dirigente accusa il comandante

Orlando attacca Esposito: «Voglio lavorare 5 giorni a settimana». La replica: «Errori tecnici, sia sereno»

Vigili urbani sul lungomare a Napoli
Vigili urbani sul lungomare a Napoli
di Luigi Roano
Giovedì 17 Agosto 2023, 00:03 - Ultimo agg. 16:33
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Si sente «demansionato» e per questo chiede di lavorare non sei giorni a settimana ma cinque e per lo stesso motivo essendo un dirigente di fascia alta ritiene che la «reperibilità» non gli tocca. A scriverlo è Orlando Joselito assunto con il concorsone del 2022 dal Comune di Napoli con la qualifica di «dirigente dell’Area sicurezza e Vigilanza» di Palazzo San Giacomo. Nella sostanza è il numero due della Polizia municipale.

Insomma, per il dottor Orlando originario di Casalmonferrato i dirigenti - il più alto incarico in una pubblica amministrazione - hanno diritto a trattamenti più morbidi sotto il profilo delle ore lavorate e anche sulla reperibilità e varrebbe lo stesso principio nonostante si tratti si un incarico di pubblica sicurezza. Orlando lo scrive in una lettera di 4 pagine inviata al Comandante Ciro Esposito - che ritiene essere responsabile del suo demansionamento e contro cui si scaglia - al sindaco Gaetano Manfredi, all’assessore competete Antonio De Iesu e al direttore generale Pasquale Granata.

La sostanza è che è scattata l’ora dei veleni nel Corpo dei caschi bianchi. E se l’intento era anche quello di in qualche modo mettere in imbarazzo il Comandante basta leggere la sua replica per capire come invece ha in questo momento la massima fiducia del Comune e pure di più. 

«Nel riscontrare la sua sorprendente nota - scrive Esposito - d’intesa con il Sindaco, l’Assessore e il direttore Generale, che leggono per conoscenza, preliminarmente la invito per il futuro a non coinvolgere più i vertici dell’Amministrazione in polemiche interne o lamentele relazionandosi unicamente con il sottoscritto. Quanto ai contenuti la sua narrazione va depurata da una serie di errori anche tecnici che, probabilmente, le hanno sinora ostacolato un più proficuo e sereno approccio al lavoro». Va detto in premessa che le richieste di Orlando sono state tutte respinte: l’orario di lavoro quello è così come la reperibilità. Parola ancora ad Orlando prima di approfondire la risposta del Comandante: «Appare di tutta evidenza come l’interessato nel corso dei primi 4 mesi di servizio presso il Comune di Napoli - l’allusione è agli incarichi avuti sino ad oggi - sia stato destinatario di un chiaro demansionamento di funzioni in quanto appunto gli sono state assegnate funzioni di livello pari ai Capi sezione delle altre Unità operative quindi di fascia certamente inferiore».

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Quanto ai giorni di lavoro e alla reperibilità Orlando scrive: «Il vigente contratto di lavoro in particolare non attribuisce né al datore di lavoro né al dipendente il potere o il diritto all’autogestione dell’orario settimanale consentita invece solo al personale dirigenziale che è tenuto ad assicurare la propria presenza giornaliera in servizio adeguando precipuamente la propria prestazione lavorativa alle effettive esigenze dell’organizzazione ed all’espletamento dell’incarico svolto. A partire dal mese di agosto lo scrivente adeguerà la propria presenza in servizio sulla base delle effettive esigenze su 5, 6 o 7 giorni a settimana». Orlando ha dunque deciso lui di stabilire quando serve la sua presenza in servizio, funzione esclusiva del Comandante. Ed Esposito nella risposta - condivisa con il sindaco - non è tenero. «La legge 65 del 1986 e i Regolamenti locali ivi compreso quello della Polizia municipale di Napoli delineano un modello organizzativo di tipo verticistico imponendo a tutti i componenti del Corpo, incluso Lei, di osservare le direttive impartite dal Comandante cui è demandato il compito che le esigenze organizzative vengano soddisfatte».

Esposito chiarisce ancora che «il Contratto di categoria invocato a sproposito non si applica al rapporto di lavoro dei dirigenti di Enti locali la invito a prendere visione dell’articolo 63». Sul demansionamento Esposito è ancora più severo: «Ciascun responsabile di Area e di Dipartimento è coadiuvato da un dirigente di staff in conformità a tale previsione le è stato conferito l’incarico in virtù del quale le sono stati assegnati compiti di rilievo - ivi compresa la sostituzione dello scrivente al vertice del Corpo quando assente - con il Prefetto e il Questore» Esposito conclude con un avvertimento per il dottor Orlando Joselito: «Sulla scorta delle prerogative e degli oneri attribuiti dall’ordinamento vigente al Comandante confermo la necessità della presenza in servizio per 6 giorni su 7 con la naturale flessibilità dell’orario giornaliero legato alle esigenze dell’organizzazione che contraddistingue il personale dirigente». Quindi Esposito chiude con un ulteriore bacchettata: «La invito a mettere da parte ogni ostilità nei confronti dell’organizzazione del Corpo e del sottoscritto e ad assumere un contegno costruttivo e collaborativo avvertendola che non tollererò oltre i toni irrispettosi che caratterizzano la sua nota». 
 

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