Napoli, fogne al collasso: «Limitate il transito dei camion»

Atto di "mero indirizzo" dell'amministrazione comunale per affrontare il caos di cedimenti e voragini

La voragine di via Barbagallo
La voragine di via Barbagallo
Paolo Barbutodi Paolo Barbuto
Martedì 2 Aprile 2024, 17:12 - Ultimo agg. 17:36
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A Napoli le fognature sono un incubo. Cedimenti, dissesti e voragini sono all'ordine del giorno e l'amministrazione locale aveva anticipato la predisposizione di un ampio progetto di verifica da avviare con i fondi del Pnrr. Per adesso, però, le fognature restano un mistero. Non esistono sistemi digitalizzati per l'identificazione dei singoli tratti né degli allacci degli edifici. I controlli alle fognature, insomma, restano quellli di sempre, con un manipolo di addetti che, con fatica e pazienza percorre le condutture a piedi e cerca di rilevare eventuali pericoli. La giunta comunale, però, per contrastare l'emergenza ha varato, meno di una settimana fa un documento che è un "atto di mero indirizzo" nel quale chiede alla Abc di realizzare operazioni di verifica e all'Area tutela del territorio di monitorare le strade che presentano dissesti o situazioni di presunto pericolo. Il document contiene anche un dettaglio sorprendente: nelle strade consuiderate a rischio, per evitare cedimenti, andrà limitato il transito ai mezzi pesanti.


La delibera della Giunta, votata da tutti gli assessori e dal sindaco Gaetano Manfredi (assente solo Luca Trapanese) è un atto senza impegno di spesa e di «mero indirizzo», esamina la situazione drammatica della situazione delle fogne napoletane spiegando, tra l'altro, che «l'attuale cartografia del sistema fognario comunale, il cui ultimo aggiornamento risale al 1999, non è più idonea ad assicurare un esaustivo livello di conoscenza della rete nelle sue svariate articolazioni (tracciati, pozzi di accesso, manufatti di confluenza ed interconnessione tra tronchi diversi) e dello stato di conservazione e grado di interrimento delle infrastrutture, e soprattutto non è gestibile mediante moderni sistemi informatici;  gli allacci per l'immissione alla rete fognaria pubblica, di competenza dei privati che spesso li hanno realizzati in economia in tempi estremamente risalenti, con tecnologie oggi per lo più superate, possono essere soggetti a deterioramenti precoci o danneggiamenti che in taluni casi si possono estendere anche ai manufatti fognari pubblici;  spesso dagli atti autorizzativi all'immissione ed all'allaccio risultano dati non omogenei ed incompleti che hanno reso la loro archiviazione nel tempo lacunosa;  la complessa orografia del territorio cittadino, con rilevantissimi salti di quota, accentua le criticitá derivanti da una rete fognaria vetusta che necessita di interventi manutentivi straordinari e in alcuni casi molto specifici in relazione alla particolare tipologia costruttiva degli spechi da risanare; il verificarsi sempre più frequente dei fenomeni meteorologici estremi dovuti al cambiamento climatico impatta in misura estremamente severa su di una rete fognaria promiscua, destinata cioè al trasporto sia delle acque reflue che di quelle piovane;  da ultimo, le sollecitazioni indotte dal traffico veicolare pesante, che caratterizza alcuni tratti della rete stradale interessati da sottoservizi rilevanti che presentino particolari criticită, possono minare la resistenza delle tubazioni fognarie».

Dunque, la Giunta, visto che  «le criticità sopra rappresentate hanno fortemente impattato sulla funzionalità della rete fognaria con inevitabili ripercussioni sulle strade e sugli edifici sovrastanti, fino ai più recenti episodi di maggiore rilievo che hanno particolarmente allarmato la cittadinanza, destando nella stessa forte preoccupazione circa l'affidabilità e la sicurezza dell'intero sistema fognario ed è è necessario potenziare, in un'ottica di crescente prevenzione e protezione, il monitoraggio del sistema fognario per individuare efficacemente i fronti dove incrementare in via prioritaria le attività manutentive al fine di conferire sempre maggiore sicurezza ed affidabilità alla rete fognaria cittadina, ha avvertito la necessità di assicurare tutte le azioni e le misure finalizzate ad implementare, migliorare e ottimizzare la gestione della rete fognaria e, più in generale, del sottosuolo cittadino per raggiungere un livello di maggiore sicurezza e affidabilità».

Per cui, per risolvere le difficoltà della situazione delle fogne napoletane l'amministrazione locale chiede alla Abc di realizzare un documento nel quale  «inserire una proposta di programma degli interventi, che sarà sottoposto anche all'approvazione dei competenti organi, con una attività tesa al rilievo ed alla digitalizzazione della rete fognaria, in modo da giungere alla implementazione di un sistema informativo territoriale (Sit) integrato della rete idrica e di quella fognaria; di procedere alla digitalizzazione dell'archivio relativo ai documenti amministrativi connessi alla fognatura privata, acquisito dal Servizio Ciclo Idrico Integrato del Comune, integrandolo con tutte le altre informazioni, documenti e dati, acquisiti dall'Azienda nel corso della sua gestione; di interfacciarsi con gli utenti per favorire il progressivo completamento dell'archivio, per le posizioni di utenza per le quali non sia presente alcuna informazione o documento tecnico; di  predisporre una rivisitazione complessiva ed unitaria della regolamentazione nella materia idrica e fognaria; di definire un ulteriore programma specifico di potenziamento della manutenzione predittiva riferita al servizio fognario; di implementare una piattaforma informatica di interscambio con i servizi comunali competenti per l'inserimento, la gestione e il monitoraggio delle segnalazioni afferenti il funzionamento/verifica dei manufatti fognari comunali.

All'area Tutela del Territorio e all'Area Infrastrutture Stradali e Tecnologiche chiede di «implementare il patrimonio di informazioni sulla configurazione del soprassuolo e sottosuolo cittadino al fine di ottenere una conoscenza dettagliata degli aspetti geologici e delle opere realizzate nel corso del tempo (cavità, muri di contenimento, versanti, costoni); di adottare una gestione/regolamentazione della circolazione volta a ridurre i fattori di rischio connessi alle sollecitazioni indotte dal traffico veicolare pesante nelle strade cittadine interessate da sottoservizi rilevanti che presentino particolari criticità; di attivare con l'Abc un tavolo che curi il coordinamento tra le attività di riqualificazione delle reti idrica e fognaria e gli interventi di manutenzione stradale, al fine di garantire il contenimento dei disagi per la mobilità urbana».

Il documento si conclude qui, non senza aver precisato che si tratta di un atto che non comporta spese per il Comune e dopo aver ribadito ancora una volta che è un «atto di mero indirizzo».

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