Omofobia a Napoli, le associazioni Lgbt+ incontrano il titolare della pizzeria «Dal Presidente»

Omofobia a Napoli, le associazioni Lgbt+ incontrano il titolare della pizzeria «Dal Presidente»
di Emiliano Caliendo
Sabato 9 Luglio 2022, 15:50 - Ultimo agg. 10 Luglio, 09:55
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Pace fatta tra Massimiliano Di Caprio, titolare della pizzeria «Dal Presidente», autore nei giorni scorsi di un post omofobo su Instagram, e le associazioni Lgbt. A scriverlo in un comunicato stampa è l’associazione Antinoo Arcigay Napoli. «Dopo le scuse il sig. Di Caprio si è detto pronto a costruire un percorso di collaborazione con il mondo LGBT+. Una delegazione di attivisti e attiviste di diverse associazioni LGBT+ napoletane ha incontrato oggi nella Casa Comune delle Differenze, storica sede di Antinoo Arcigay Napoli, il titolare della pizzeria “Dal Presidente”, il sig. Massimiliano Di Caprio». La notizia dell’incontro pacificatore era stata anticipata dall'edizione online de Il Mattino il 7 luglio scorso, dopo che la frittata comunicativa fatta dall'imprenditore ha suscitato un'ondata d'indignazione e polemiche sui social.

«Dopo un ampio e partecipato confronto con le associazioni – si legge nella nota - il sig.

Di Caprio ha chiesto scusa, ritenendo ingiustificabile e inqualificabile quanto scritto sui social in questi giorni. Di Caprio ha inoltre ribadito più volte la sua ferma volontà di voler dimostrare in modo chiaro, concreto e inequivocabile il suo ravvedimento e a tal proposito si è detto pronto a costruire un percorso di collaborazione con il mondo LGBT+ e l’associazionismo LGBT+». Un dialogo reso possibile dal pentimento mostrato sin dalle prime ore successive al misfatto, quindi. «Le associazioni ritengono che il confronto sia stato importante e che sia significativo, mai scontato, ammettere i propri errori e chiedere scusa», fanno sapere le associazioni a difesa delle persone omosessuali e transessuali.

«Premesso che – concludono - le nostre associazioni condividono tutte un forte sentimento di responsabilità nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici della pizzeria, persone che assolutamente non possono e non devono pagare gli errori del titolare, teniamo a ribadire, ancora una volta, che la lotta all’omofobia, alla lesbofobia e alla transfobia non può prescindere dal dialogo, anche nelle situazioni in apparenza più estreme e complesse, come nel caso in questione. Pertanto, se da una parte continueremo a denunciare con determinazione ogni forma di violenza, discriminazione e prevaricazione, dall’altra percorreremo, con altrettanta convinzione, come anche in questo caso, la faticosa, ma necessaria strada del confronto civile e democratico».

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