Pasqua 2023, a Napoli dopo tre anni tornano le benedizioni casa per casa

Don Vitale: «Le visite dei sacerdoti sono anche un'occasione per verificare situazioni di disagio»

Don Vitale Luongo, parroco della Loggetta
Don Vitale Luongo, parroco della Loggetta
di Emma Onorato
Lunedì 13 Marzo 2023, 08:31 - Ultimo agg. 09:50
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Sono tornate le benedizioni casa per casa in occasione della Pasqua 2023. Erano tre anni che non succedeva (a causa della pandemia). Così i sacerdoti hanno ridato vita al tradizionale rito visitando le famiglie del proprio quartiere. «Le benedizioni pasquali sono sempre un'occasione per poter incontrare le famiglie, ma non solo. Sono anche un'opportunità per poter verificare se le stesse vivono situazioni di disagio o di bisogno - commenta Don Vitale Luongo, parroco della Parrocchia Beata Maria Vergine Immacolata di Lourdes - Si tratta di un incontro che va al di là della fede, è un incontro di tipo umano - continua a spiegare il parroco - La figura spirituale del sacerdote  si rende presente: è il pastore che va a trovare le sue persone quando le stesse non lo fanno».

Così Don Vitale racconta che, al di là della benedizione in sé, le sue visite rappresentano anche l'occasione di conoscere tante famiglie. «Quello che riscontro, a distanza di tre anni, è l'entusiasmo della gente, il desiderio d'incontrarmi. Le persone si raccontano, mi affidano delle cose, per cui sono tanti i motivi che rendono bello il momento in cui entro nelle loro case. Quello che mi accompagna è la gioia di andare e stare con la gente». Poi racconta: «Proprio la scorsa settimana una persona mi ha ringraziato dicendomi: Grazie al suo invito ho visitato per la prima volta la mia parrocchia. È stato bello poterla vedere. Poi ha aggiunto che ci tornerà spesso». 

Don Vitale descrive la Loggetta come un quartiere popolare, semplice. «Le persone che sono qui sono umili e generose, ma soprattutto amanti del proprio territorio». E - da come sottolinea - la parrocchia Beata Maria Vergine Immacolata di Lourdes rappresenta un importante punto d'incontro per il quartiere. È molto attiva sul territorio con una serie di attività che favoriscono l'incontro e la condivisione con il prossimo: «Papa Francesco ci invita a vivere una chiesa che sia in uscita. E questa parrocchia segue il suo messaggio. Cerca, sul territorio della Loggetta, di essere in uscita ed incontrare altre persone».

Sono tante le attività che coinvolgono i bambini. Oltre all'oratorio e al catechismo, infatti, sono stati formati due gruppi di giovanissimi - 25 bambini delle medie e altri ragazzi delle scuole superiori - che settimanalmente si incontrano per condividere insieme alcune tematiche. E se al momento si stanno preparando per la Pasqua - con in vista comunioni e cresime - durante l'anno non mancano tante altre attività: «Solitamente viviamo i concerti della nostra corale, mentre in vista del prossimo mese stiamo pensando di far partire degli spettacoli attraverso un gruppo teatrale della parrocchia - continua a spiegare il parroco - Queste sono attività che cerchiamo di mettere in campo per essere vicino alla gente, per animare la vita delle persone, e al contempo, per trasmettere dei valori».  

Quali problematiche riscontra il quartiere dal punto di vista socio-economico? «Questo è un quartiere abbastanza tranquillo, seppur viviamo una situazione generale non semplice, visto il caro bollette e la mancanza di lavoro». Così Don Vitale racconta come la sua parrocchia si trova spesso a dover gestire situazioni d'assistenza verso quelle famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese: «Attualmente abbiamo circa 27 famiglie che mensilmente aiutiamo attraverso la Caritas parrocchiale, la donazione dei fedeli che portano generi alimentari e la raccolta di denaro - poi aggiunge - Spesso mi ritrovo a pagare personalmente le bollette, o il condominio, di alcune persone che non riescono a farlo, e quindi a sopperire a reali difficoltà economiche. Ovviamente attraverso il modulo Isee cerchiamo di verificare se le situazioni sono realmente d'indigenza». 

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Don Vitale rivolge un appello alle istituzioni affinché si riesca a collaborare in stretta sinergia per migliorare le condizioni di vita non solo del quartiere: «Ci dovrebbe essere una maggiore sintonia e collaborazione tra il Comune, le forze dell'ordine, e quella che rappresenta un'agenzia educativa, ovvero la parrocchia stessa - continua il parroco - La scorsa settimana ho incontrato il presidente della X Municipalità, Bagnoli-Fuorigrotta, insieme ad alcuni tecnici, per cercare di valorizzare alcuni edifici della zona, come il Parco Ciaravolo». Un'area che Don Vitale vorrebbe riconsegnare alle famiglie per far vivere quegli spazi anche ai bambini. «Quello che chiedo è ci sia il desiderio di collaborare insieme per rendere il nostro quartiere, e la nostra città, più bella e vivibile».

Infine il parroco si sente di lanciare un messaggio in occasione della Pasqua: «Le cose principali che auguro per questa festività sono due. La prima è la pace - continua il parroco della Loggetta - Spero che nel mondo, e quindi non solo all'interno delle famiglie e delle relazioni, possa tornare a regnare la pace ed essere messa da parte qualsiasi forma di sopraffazione, di violenza e d'ingiustizia. Un'altra cosa che sento di dire, è che forse dovremmo riscoprire che la Pasqua può portare con sé il desiderio dell'accoglienza. Quello che è accaduto in Calabria - in riferimento al recente naufragio di Cutro - è qualcosa che dovrebbe scuotere le nostre coscienze. Quindi credo che l'accoglienza e la pace siano i due punti su cui lavorare» .

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