Pasquetta a Napoli con il tutto esaurito: è subito caos, ok servizi e piano rifiuti

Muro umano tra i vicoli dei Quartieri spagnoli: tutti in fila per il murale di Maradona

La folla al murales di Maradona
La folla al murales di Maradona
di Gennaro Di Biase
Lunedì 10 Aprile 2023, 22:51 - Ultimo agg. 12 Aprile, 07:27
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Il boom di Pasquetta tra festa e disagi, tra indotto e anarchia, tra rinascita partenopea e caos. Parchi chiusi o a mezzo servizio, folla paralizzata e preoccupante al murale di Maradona, dove migliaia di visitatori sono dovuti tornare indietro senza aver visto D10s, dato il delirio di corpi tra via De Deo e la ragnatela di vicoli che la circonda. Affari d’oro non solo per il villaggio del cibo multietinco di piazza Dante, ma anche per i parcheggiatori abusivi in centro storico. Vigili in strada pochi. Folla oceanica e poca sicurezza, in altre parole. Tante luci ma altrettante ombre, per le ore del record da duecentomila turisti che hanno scelto Partenope nelle festività pasquali 2023. Il rifiorire della città è una realtà, come l’appeal che – complice anche la città addobbata di azzurro in omaggio alla squadra di Spalletti capolista – Napoli esercita sui vacanzieri di ogni angolo di mondo. Ma a una domanda turistica così imponente, a oggi, non corrispondono servizi imponenti. Non mancano lati positivi: tengono i rifiuti e le strade, nel complesso, non sono sporche. Questo il risultato in chiaroscuro del primo banco di prova per i prossimi weekend di sold-out totale atteso per la festa scudetto e per i prossimi ponti.

Partiamo proprio dai Quartieri Spagnoli. L’epicentro della festa e dei disagi si registra qui, in via Emanuele De Deo. Il santuario di Maradona, realizzato nel ‘90 in occasione del secondo scudetto azzurro, è stato preso letteralmente d’assalto dai vacanzieri e dai napoletani. Tutti fermi, però, in una coda impossibile da smaltire testimoniata anche dai video dei residenti in trappola. Un pellegrinaggio a vuoto, e in condizioni di sicurezza precarie. «Volevo tanto vedere per la prima volta il murale di cui tutti parlano – racconta Ezio Ingusci, pensionato residente a Capodichino, appena tornato su via Toledo – E magari fotografarlo, visto che ero un fotografo. Ma niente. Troppa folla. Mia moglie e io quasi rischiavamo di sentirci male. Questo è un nuovo sito turistico a tutti gli effetti: dovrebbe essere controllato meglio». Un muro di corpi senza soluzione di continuità, insomma. L’apertura dell’uscita secondaria della metro di Toledo, il tunnel artistico e costoso che sbuca su Montecalvario, alleggerirebbe non poco il traffico pedonale. Purtroppo, però, l’uscita è sempre chiusa: fu sacrificata negli anni scorsi per la cronica assenza di personale nelle fila della partecipata del trasporto pubblico. Allora, però, il turismo maradoniano era ben lontano dall’assumere le proporzioni attuali. 

Il pic-nic di Pasquetta è stato una chimera per tanti, in città, anche quest’anno.

Migliaia di turisti, famiglie con panini e ragazzini con Super Santos si aggirano lungo il viale che costeggia il Museo di Capodimonte con aria perplessa. Fanno avanti e indietro, però, tra Porta Piccola e Porta Grande. Poi escono dal parco e riprendono l’auto, dal momento che il Bosco è del tutto off-limits. Tutti i viali sono sbarrati da transenne sorvegliate. Un modo per proteggere il giardino, egregiamente recuperato dal direttore Bellenger negli ultimi anni, ma anche una Pasquetta senza pic-nic, almeno a Capodimonte. La Floridiana, invece, è aperta (anche se solo dal lato di via Cimarosa) e solo, ovviamente, nelle zone disponibili della Villa. Anche qui la passeggiata c’è, ma è striminzita.

Discorso analogo per il Virgiliano, aperto nelle poche porzioni disponibili, in attesa di lavori che non sono ancora iniziati. «Il tavolo tecnico sul Virgiliano non ha ancora prodotto una decisione – commenta il consigliere della Municipalità 1 Gianni Caselli – Presto lo chiameremo il cimitero dei pini. E manca l’acqua in alcune zone del polmone verde posillipino».

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Affari d’oro non solo per bar, ristoranti o per il mercato europeo dello street-food in piazza Dante, ma anche per gli abusivi della sosta che – sfruttando la penuria di vigili urbani in strada – la fanno da padrone anche sulle strisce blu e nelle aree di divieto di sosta in centro storico. Da piazza Bellini a via del Sole – alle spalle degli Incurabili. Dagli stalli di via Conte di Ruvo ai marciapiedi della Sanità fino al litorale di Coroglio-Bagnoli. Trovare posto e pagare il ticket comunale è spesso un problema, per gli automobilisti che intendono seguire le regole. Decine di turisti, intanto, aspettano i bus, come in via Costantinopoli, cercando sugli smartphone notizie dell’orario d’arrivo.

 

Ok per i bagni pubblici, utilizzati in massa in piazza e Trieste e Trento. E, come accennato sopra, tiene anche la pulizia stradale. «Il servizio straordinario per la raccolta dei rifiuti ha funzionato meglio del passato – commenta il deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli – Ho avuto modo di constatare personalmente la presenza di diverse unità del personale Asia che sono riuscite a garantire il decoro nelle strade prese letteralmente d’assalto da migliaia di turisti e dai cittadini. Era un test difficile, ma è stato dimostrato che si può fare anche se serviranno ancora miglioramenti. Un bel banco di prova alla vigilia di un periodo che vedrà la nostra città tra le mete più gettonate dai turisti di tutto il mondo. Non altrettanto possiamo dire per ciò che riguarda la presenza di forze dell’ordine e della Polizia municipale. Troppo pochi gli agenti in campo per i flussi di presenze registrati. Troppi i rischi per la sicurezza pubblica nelle aree più congestionate e troppi gli impedimenti alla pedonalità resa ancor più complicata da un abusivismo dilagante nei confronti del quale è necessario prendere drastici provvedimenti. Chiederò al sindaco di prevedere nuove risorse per i prossimi fine settimana». 

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