Ponticelli, don Ciotti prega per Ciro Colonna: la memoria della vittima innocente della camorra

Ponticelli, don Ciotti prega per Ciro Colonna: la memoria della vittima innocente della camorra
di Alessandro Bottone
Lunedì 7 Giugno 2021, 20:18 - Ultimo agg. 8 Giugno, 08:08
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I cittadini di Ponticelli, quartiere a est di Napoli, ricordano Ciro Colonna, il 19enne ferito a morte il 7 giugno 2016 in un agguato di camorra nel «lotto O», rione di palazzine popolari lungo viale delle Metamorfosi, di fronte all’Ospedale del Mare. Alle iniziative in memoria del giovane ha preso parte anche don Luigi Ciotti, presidente di Libera, il quale ha incontrato le numerose realtà associative che da tempo operano sul territorio orientale della città.

Un lavoro e un impegno anche nel nome di Ciro Colonna cui è intitolato il centro polifunzionale di via Curzio Malaparte, a due passi dal rione, ovvero l’ex scuola che da qualche mese è la casa di diverse associazioni quali Maestri di Strada, TerradiConfine, NEA, Est e Trerrote. Ciro Colonna vive nell’impegno dei famigliari - di mamma Adelaide, di papà Enrico e della sorella Mary - e dagli attivisti del presidio Libera del quartiere Ponticelli dove insistono una aiuola e un campetto di calcio dedicati alla sua memoria. Sono i luoghi dove don Ciotti e i rappresentanti di numerose associazioni hanno osservato un minuto di silenzio dopo aver raccontato il riscatto di un quartiere che non vuole arrendersi alla violenza della criminalità organizzata. Oggi era presente anche il presidente della municipalità di Napoli Est, Salvatore Boggia, che, insieme al padre di Ciro Colonna, ha posizionato una corona sulla lapide a due passi dalla parrocchia di San Francesco e Santa Chiara dove si è svolta una celebrazione in memoria del 19enne.

Oltre ai rappresentanti della VI municipalità e a quelli delle associazioni del quartiere c’erano anche diversi esponenti delle forze dell’ordine, Polizia di Stato e Carabinieri, che hanno presidiato l’evento.

 

Nelle ultime settimane il quartiere Ponticelli vive un periodo particolare per gli assetti criminali. Diverse bombe sono state fatte esplodere a ridosso di alcuni complessi di edilizia residenziale: un segnale della recrudescenza dei clan che provano a prendere possesso del territorio per il controllo delle attività illecite. Forte e univoca è stata la risposta dello Stato attraverso le forze dell’ordine e della società civile che si è unita nel comitato contro la camorra ‘Liberiamo Ponticelli’ che ha visto l’adesione di circa cinquanta realtà. Oggi era presente anche il senatore Sandro Ruotolo che ha evidenziato la concretezza delle proposte avanzate dal nascente comitato che, con flash mob simbolici, è entrato nei luoghi in cui sono avvenuti i fatti criminosi. Inoltre, il comitato si è fatto portavoce di azioni per migliorare la sicurezza tra le strade di Ponticelli - chiedendo maggior controllo e l’installazione di occhi elettronici per la videosorveglianza - e attenzione alla cultura, chiedendo di tenere aperte le scuole di pomeriggio e in estate.

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