«In Italia non c'è un servizio pubblico di questo tipo, come negli altri Paesi. Ma più che parlare di protocollo direi che quello che vogliamo attuare è un dispositivo, iniziando con la città di Napoli e prendendo in carico le vittime, cercando di conciliare la loro tutela con le indagini della Procura». A parlare è Maria De Luzenberger, capo della Procura per i minori di Napoli, che nella sede del Centro europeo di studi di Nisida ha illustrato il protocollo operativo di orientamento territoriale per la presa in carico e la tutela di minorenni vittime di reato nel territorio di Napoli. Alla presentazione e alla firma del documento promosso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli e coordinato da Defence for Children International Italia, in collaborazione con il Dipartimento di giustizia e di comunità e il Centro di Giustizia minorile della Regione, sono intervenuti il sindaco Gaetano Manfredi, il questore uscente Alessandro Giuliano, il comandante provinciale dei carabinieri Enrico Scandone, l'assessore regionale alla sicurezza Mario Morcone, il direttore generale dell'Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva, il procuratore aggiunto di Napoli Raffaello Falcone.
L'obiettivo è «valutare e disporre le misure di protezione più adeguate alla presa in carico del minorenne vittima di reato» per «scongiurare il più possibile fenomeni di vittimizzazione secondaria».
A parlare di «una grande emergenza» è il sindaco Manfredi: «Il Comune agirà con i propri servizi sociali ed educativi per costruire percorsi di reinserimento educativo, ma anche lavorativo così che i minorenni possano avere una seconda chance di ritorno alla normalità in un momento in cui gli episodi di violenza che riguardano i giovani sono sempre più numerosi». «La precocità di alcuni comportamenti, l'abuso dell'alcol e un uso distorto dei social fa sì che i fenomeni di bullismo e violenza che ci sono sempre stati vengano enormemente amplificati. Poi c'è il ruolo delle famiglie che spesso non riescono a garantire quel presidio di vicinanza che aiuterebbe i ragazzi a percorrere strade più appropriate». Per parte sua l'Asl garantirà professionisti qualificati per seguire le vittime: «Abbiamo bandito un concorso per psicologi che scadrà martedì prossimo - ha detto Verdoliva - già da settembre i nostri specialisti saranno operativi e potranno con la loro azione complementare le altre competenze». Per l'assessore Morcone il protocollo è «una alleanza tra le istituzioni verso chi è più debole e in difficoltà».