Terremoto a Napoli oggi, due famiglie sgomberate e due appartamenti lesionati

Nessun danno nell’Istituto Comprensivo Michelangelo Augusto di via Terracina

Terremoto a Napoli gente in strada
Terremoto a Napoli gente in strada
Martedì 3 Ottobre 2023, 15:55 - Ultimo agg. 20:30
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La scossa di terremoto avvertita distintamente a Napoli ha avuto come epicentro i Campi Flegrei, dove è stata registrata una magnitudo di 4.0. Lo si apprende dal sito dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, secondo cui il sisma è avvenuto alle 22.08 di ieri sera, ad una profondità di 3 chilometri.

Il terremoto di ieri sera ha provocato molta paura nella zona dell'epicentro, dove si registra la caduta di alcuni calcinacci, soprattutto nell'area di Agnano, ma allo stato nessun danno significativo. Le persone si sono però riversate in strada. Il centralino dei vigili del fuoco di Napoli è stato letteralmente preso d'assalto dalle telefonate di centinaia di cittadini spaventati.

Successivamente intorno le 4 dall'Ingv di Napoli è stata registrata un'altra scossa di magnitudo 2.2 dopo quella della tarda serata di ieri di magnitudo 4.0. In tanti sono scesi per strada ma non sono stati segnalati danni a cosa o persone. La scossa è stata avvertita distintamente dai residenti a Pozzuoli, nei quartieri napoletani di Bagnoli, Agnano, Fuorigrotta, e Pianura, fino ad arrivare a Licola e Quarto, in provincia di Napoli.

Le conseguenze

Sono proseguite per tutta la notte le verifiche da parte dei tecnici del Comune di Napoli in seguito alle segnalazioni pervenute al turno di guardia della Protezione Civile dopo la scossa delle 22,08 di ieri sera. La squadra tecnica in servizio è stata immediatamente raddoppiata per evadere le richieste di verifica pervenute principalmente dalla zona di Fuorigrotta-Bagnoli. Nessun danno rilevato dai sopralluoghi in Via Catone, via Russolillo e via G.B. Marino. Più complessa la situazione in Via Augusto Righi per un edificio composto di sei immobili: su diffida della Protezione Civile per due è stata ordinata l'impraticabilità parziale, per due il monitoraggio e per altri due l'impraticabilità totale con sgombero dei due nuclei familiari residenti. Dal sopralluogo effettuato allo stadio Maradona con l'assessore Cosenza non sono emerse criticità. Al momento ulteriori verifiche sono in corso al Rione Lauro. A supportare il lavoro della Protezione Civile sono state attivate nella notte anche due associazioni di volontariato che operano nell'area Fuorigrotta Bagnoli.

Presso il servizio tecnico centrale per l'assistenza il Comune di Napoli ha istituito una task force costituita da tecnici funzionari incardinati nelle singole Municipalità coadiuvati dal dirigente del Servizio tecnico scuole che sta effettuando un monitoraggio continuo, a seguito dello sciame sismico, sulle condizioni delle scuole con particolare attenzione a quelle della nona e della decima Municipalità. Nessun danno nell’Istituto Comprensivo Michelangelo Augusto di via Terracina dopo la ridda di voci nella notte. 

Per quanto riguarda la Rete ferroviaria italiana sta riprendendo gradualmente la circolazione ferroviaria, sospesa in via precauzionale nel Nodo di Napoli dalle 22:32 di ieri sera, a seguito della scossa di terremoto registrata nell'area dei Campi Flegrei. Il provvedimento - spiega Rfi in una nota - si è reso necessario per consentire ai tecnici di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) i controlli previsti dalle normative di sicurezza sullo stato della linea dopo l'evento sismico.

Nessun danno o anomalia è stato riscontrato dai tecnici dell'Anas che in seguito alla forte scossa di terremoto registrata nella tarda serata di ieri nell'area dei Campi Flegrei a Napoli, hanno svolto verifiche delle strutture stradali e autostradali in gestione.

 

«Si è trattato di un terremoto superficiale, le persone lo hanno sentito bene soprattutto nell'area di Agnano, più vicina all'epicentro. Ci aspettiamo anche altri eventi, ma al di là di qualche calcinaccio caduto, allo stato non sembra ci siano danni importanti alle strutture». Questa la prima disamina del direttore dell' Osservatorio Vesuviano, Mauro Di Vito, intervenuto ai microfoni di Canale 21, dopo la scossa di terremoto di stasera avvertita distintamente nel capoluogo partenopeo. «L'attività sismica prosegue e proseguirà. Su questo - spiega Di Mauro - nessun dubbio. Il sollevamento del suolo continuerà. La difese da adottare consistono nei comportamenti corretti da tenere. Bisogna gestire la paura e fare tutte le verifiche del caso agli edifici. I terremoti - ha concluso - non sono prevedibili ma posso assicurare che si sta facendo di tutto per mitigare gli effetti del sisma».

«Si tratta di un nuovo sciame iniziato contestualmente alla scossa più forte», spiega all'Ansa Roberto Isaia, dell'Osservatorio Vesuviano dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. «Le energie in gioco stanno aumentando, ma non c'è ancora nessun segnale di risalita del magma in superficie - aggiunge Isaia - anche se non si può escludere che a diversi chilometri di profondità non ci sia qualche movimento di piccole quantità di magma». Il terremoto di magnitudo 4.0 è il più forte da quello di 4.2 avvenuto alle 3,35 del 27 settembre, nell'ambito dello sciame sismico iniziato alle 5,06 del 26 settembre, in cui si sono susseguite 88 eventi. Da allora diversi sciami si sono avvicendati, a poche ore di distanza l'uno dall'altro: la distinzione tra sciami diversi è infatti una convenzione, che stabilisce gli intervalli in base a una soglia di ore stabilita. La breve durata delle sequenze è tipica delle aree vulcaniche: «La dinamica in gioco è molto diversa - spiega il ricercatore dell'Ingv - da quella che caratterizza i terremoti che avvengono sull'Appennino, per esempio». Il sisma avvenuto alle 22,08 del 2 ottobre è stato localizzato nei pressi di Pisciarelli, sul versante che confina con la zona della solfatara di Pozzuoli. L'epicentro della scossa, rilevata ad una profondità di 3 chilometri, si colloca infatti circa 5 chilometri ad Est di Pozzuoli e 9 chilometri ad Ovest di Napoli. «L'attività sismica che prosegue ormai da diverso tempo è dovuta alla rottura delle faglie dove sta avendo luogo la deformazione del suolo - dice Isaia - a causa della pressione esercitata dal gas in risalita». 

«Napoli trema, la gente è preoccupata, le istituzioni sono assenti.

Ieri sera altre scosse di terremoto nell'area flegrea di Napoli, gente in strada, non si vede nessuno delle istituzioni competenti, il sindaco non c'è, non vede, non sente, non parla, mentre come responsabile della protezione civile ha il dovere di informare la popolazione. E sabato scorso di notte un inferno di macchine ferme per ore nel traffico nella zona flegrea nel pieno di un gravissimo sciame sismico.» Lo scrive stamani Luigi de Magistris, ex sindaco di Napoli. «Le ragazze e i ragazzi sono preoccupati per le scuole, persone che passano ancora una notte in strada senza nessuna comunicazione istituzionale ed il sindaco che vive a Nola non si accorge di nulla», conclude.

«L'allarmismo non aiuta, ci vuole grande responsabilità nella gestione dell'informazione». Lo ha detto il sindaco di Napoli e della Città metropolitana, Gaetano Manfredi. Il sindaco ha affermato «la crisi bradisismica è caratterizzata da scosse che possono continuare per mesi e dunque possiamo avere una situazione per cui per mesi continuano a esserci scosse di intensità variabile» ed ha continuato «dal punto di vista tecnico c'è un monitoraggio continuo dei siti, c'è il controllo delle strutture» ed ha spiegato che «l'intensità delle scosse è fortemente percepibile perchè sono eventi estremamente superficiali, anche se poi hanno un'attenuazione molto rapida, e il potenziale di danno strutturale è estremamente basso e infatti non ci sono danni strutturali ma ci possono essere lesioni all'intonaco, caduta di qualche cornicione e ovviamente va tenuta sempre una grande attenzione ma il rischio strutturale è molto basso». Manfredi ha evidenziato che «è necessario lavorare tutti insieme per fare in modo che questa crisi non proti danni alla comunità, alle persone, alla socialità, e all'economia». 

Il sindaco in merito al match di Champions in programma al Maradona stasera tra Napoli e Real Madrid ha poi sottolineato «c'è un tema di gestione della partita che non è di nostra competenza ma attiene ad altre istituzioni» ed ha continuato «Lo stadio dal punto di vista strutturale non ha nulla, così come noi ci aspettavamo viste le sue caratteristiche strutturali. Ricordo che nel terremoto dell'80 l'impianto non ebbe alcun danno e che quando la gente fa il tifo sicuramente le oscillazioni sono più grandi di quelle legate alle scosse di bradisismo».

«Mi attiverò nei prossimi giorni perché c'è la necessità di sollecitare un piano di sopralluoghi straordinari che aiuti l'edilizia privata, su cui noi non possiamo intervenire, per garantire sicurezza e tranquillità ai cittadini» Manfredi ha riferito di aver parlato con il ministro Musumeci e con il Capo Dipartimento della Protezione civile nazionale perché «serve un investimento per un piano di visite e di valutazioni sull'edilizia privata. Ciò aiuta a valutare se ci sono condizioni di pericolo che possono derivare soprattutto da casi in cui le strutture hanno già problemi statici».

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Stamattina i tecnici e l'assessore alle Infrastrutture, Edoardo Cosenza, hanno effettuato un sopralluogo al Maradona.

«In questo momento di panico totale per i Campi Flegrei, sta passando il messaggio che l'Ingv debba comunicare alla popolazione i comportamenti da adottare, ma questo è totalmente sbagliato! L'Ingv non ha alcun ruolo per allertare o rassicurare la popolazione, l'unico compito che ha, è quello di raccogliere i dati e portarli alla Protezione Civile». Lo sostiene il consigliere regionale Maria Muscarà. «È la Commissione Grandi Rischi a dover sintetizzare i dati Ingv per allertare o rassicurare i cittadini - spiega - ma evidentemente non vuole prendersi tale responsabilità, per questo si nasconde dietro l'Ingv, che non ha titolo per fare queste rassicurazioni. Possibile che nessuno si chiami i sindaci, il presidente di Regione e la Protezione Civile, li metta ad un tavolo, attorno al quale si decida un piano di evacuazione serio?».

«Al centralino dei vigili del fuoco sono giunte diverse segnalazioni e in coda restano 5-6 interventi ancora da espletare ma la situazione è sotto controllo e non si registrano grandi problematiche di danni alle strutture». Lo ha riferito Salvatore Flocco, consigliere comunale di Napoli e consigliere della Città metropolitana con delega alla Protezione civile, a margine di un'iniziativa a Palazzo San Giacomo. Rispondendo a una domanda sulla preoccupazione crescente tra la popolazione, Flocco ha affermato che «la comunicazione istituzionale è precisa e dettagliata: non c'è nulla che non venga detto ai cittadini, ma bisogna mantenere prudenza e calma» ed ha ricordato che domani è convocato un tavolo in Prefettura a cui parteciperanno tutti i soggetti e le istituzioni coinvolte al cui termine - ha concluso - «potremo iniziare a dare maggiori informazione sui piani di evacuazione che vanno rivisti»

Nell’infografica GEA le zone interessate dalle evacuazioni in caso di eruzione o emergenza terremoto ai Campi Flegrei. Dopo le nuove scosse nella notte, oggi il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, ha ricordato che l’area «è costantemente sotto controllo ed e sotto controllo perche e molto instabile, ed e il problema di tutta l’area vesuviana. Contro gli eventuali terremoti, contro gli sciami sismici dobbiamo essere pronti qualora dovessero verificarsi situazioni piu gravi. Il piano di evacuazione c’e e c’e da anni anche perche questo non un problema che nasce oggi».

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