Test di medicina, assembramenti e traffico in tilt a Napoli: «Ma l'obbligo di Green pass non è equo»

Test di medicina, assembramenti e traffico in tilt a Napoli: «Ma l'obbligo di Green pass non è equo»
di Emma Onorato
Venerdì 3 Settembre 2021, 11:40 - Ultimo agg. 4 Settembre, 08:35
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L'Università Federico II di Napoli, che mercoledì ha dato il via ai test di ingresso per entrare a Medicina Veterinaria, oggi continua le selezioni all’interno del complesso di Monte Sant’Angelo: è il turno dei test di Medicina. Traffico in tilt in via Cintia con l'arrivo dei numerosi candidati - 4.327 è il numero degli ammessi al test - che questa mattina siederanno per affrontare la prova. Forte la speranza, ma anche la tensione, per  essere ammessi ai corsi a numero chiuso di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria, e Medicina e Chirurgia Tecnologica (quest’ultima rappresenta la novità di quest’anno). Sono 558 i posti disponibili e inevitabilmente la tensione si fa sentire: «Ovviamente l'agitazione è tanta, soprattutto nel vedere così tante persone per provare un test difficile e sicuramente molto complicato», commenta chi è in attesa di entrare, e ancora: «Ci siamo preparati per quanto possibile, vediamo come va», ma per qualcuno non è la prima volta: «Mi sento abbastanza pronta perché è già la terza volta che provo questo test».  

La prova prevede 60 domande a risposta multipla - di cultura generale, logica, biologia, chimica, fisica e matematica - in un totale di 100 minuti: «Probabilmente le domande che preoccupano di più sono in matematica e fisica: anche se sono poche domande, possono fare la differenza», ma c'è anche chi teme chimica e cultura generale. Tra le novità di quest'anno - per poter partecipare ai test di ammissione - c'è anche l'obbligo di esibire il Green pass o l’esito negativo di un tampone effettuato nelle ultime 48 ore: «Trovo sia giusto perché io ho tentato il test anche l'anno scorso quando non c'era nessun tipo ti precauzione contro questo virus ed è stato un po' pericoloso perché eravamo in tanti», ma c'è anche chi non condivide appieno la misura: «In parte si, perché ci sentiamo più sicuri, però ci sono anche tante persone della nostra età che ancora non hanno avuto la possibilità di vaccinarsi e quindi non la ritengo una cosa equa». 

Un obbligo che forse già di per sé tende a selezionare gli aspiranti corsisti: mercoledì scorso ai test per entrare a Veterinaria ha dato forfait il 45% dei candidati: «Ho sentito dire di molte persone che si erano presentate ma non sapevano dell'obbligo del certificato verde e sono dovute tornare a casa».

I partecipanti di oggi - oltre al Green pass - erano muniti anche di una autocertificazione per garantire che di recente non si è stati in contatto con persone a rischio. 

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