Test Medicina, parte da Napoli il tour per l'abolizione: «Raccolte già 50mila firme»

Test Medicina, parte da Napoli il tour per l'abolizione: «Raccolte già 50mila firme»
Test Medicina, parte da Napoli il tour per l'abolizione: «Raccolte già 50mila firme»
di Alessio Liberini
Lunedì 2 Ottobre 2023, 15:30 - Ultimo agg. 3 Ottobre, 16:03
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Ospedali senza medici e migliaia di studenti fermi al palo. Dopo la sfuriata social del governatore Vincenzo De Luca, in Campania proseguono le polemiche legate all’accesso a numero chiuso nelle facoltà di Medicina e Chirurgia e da Napoli parte il “tour dei diritti” per richiedere l’abolizione.

«#Iononhoimbrogliato» è lo slogan stampato su magliette e volantini da studenti, genitori e cittadini aderenti al “Comitato per l'abolizione del numero chiuso” che questa mattina si sono radunati nella centralissima piazza Garibaldi al fine di sostenere la petizione lanciata su change.org.

Istanza che ha già raccolto oltre 50mila firme in meno di una settimana.

L’appello nasce a margine delle campagne promosse dallo studio legale Leone - Fell & C. che negli ultimi dieci anni è riuscito a suon di ricorsi ad immatricolare circa 5mila ragazzi bocciati in un primo momento dai test a crocette. Piccolo spoiler: l’80% di questi si è laureato nei tempi accademici conseguendo in seguito anche la specializzazione. Tutti numeri che i promotori del neonato Comitato si augurano di portare direttamente a Roma entro la fine del mese per aprire un canale di confronto con la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini. Nel mentre si preannunciano altri sit-in in tutta Italia.

 

«Partiamo oggi da Napoli e proseguiremo il nostro tour nelle principali città italiane – spiega l’avvocato Francesco Leone -  Il messaggio è chiaro: il sistema non va più bene. Si compromette il diritto allo studio di migliaia di ragazzi unendosi al danneggiamento del diritto alla salute legato alla mancanza di medici. Al momento in Italia mancano circa 60mila camici bianchi e fra un paio di anni si giungerà a 100mila buchi in organico. Nonostante ciò si continua a difendere il numero chiuso». 

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Nel mentre, dopo aver approvato in consiglio regionale una legge per l'abolizione del numero chiuso, anche Palazzo Santa Lucia sta portando avanti una propria battaglia per ottenere il superamento dell'attuale sistema d'ingresso. «Naturalmente questa legge non cambierà nulla nell’immediato però sicuramente funge da stimolo al Parlamento per riformare la legge – precisa Leone – Speriamo che la Campania non sia l’unica regione che va in questa direzione ma difatti già diversi governatori si stanno muovendo in tal senso come Zaia in Veneto o Bonaccini in Emilia Romagna. Anche oggi ci hanno contattato dall’estrema destra fino all’estrema sinistra: bisogna però capire se dietro i proclami c’è anche della sostanza. Per il momento apprezziamo la posizione di De Luca».

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