Facoltà di Medicina a Napoli, tour dei diritti per chiedere l’abolizione del numero chiuso

Costituito il comitato e fatta partire la petizione che ha già raccolto oltre 35000 firme

Napoli 06-09-2016 Palapartenope Università SUN, test di medicina.
Napoli 06-09-2016 Palapartenope Università SUN, test di medicina.
Giovedì 28 Settembre 2023, 16:21
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Parte da Napoli, il due ottobre, il tour dei diritti per chiedere l’abolizione del numero chiuso a medicina con un doppio appuntamento: alle 10 in piazza Garibaldi nei pressi dell'hotel Terminus con tutti i ricorrenti e coloro che vogliono firmare la petizione e alle 15 nelle sale dell’Hotel Terminus per dare informazioni sull’azione legale che sarà condotta dallo studio legale Leone – Fell & C.

Nei giorni scorsi, proprio a seguito delle campagne lanciate dallo studio legale, si è costituito un Comitato per l’abolizione del numero chiuso, che, come prima azione, ha pubblicato una petizione al Ministro Bernini, sul sito "change.org" che, ha già superato le 35000 firme.

L’obiettivo è quello di raccogliere migliaia di firme e portare fisicamente l’appello a Roma, nella sede del Ministero, entro fine ottobre.

«È un risultato straordinario – dichiarano Francesco Leone e Simona Fell, soci fondatori dello studio Leone-Fell – ma che non ci coglie affatto di sorpresa. Parlare ancora di test d’accesso quando le corsie degli ospedali sono sempre più deserte è anacronistico oltre che dannoso, non solo perché lede il diritto allo studio ma anche quello alla salute di tutti noi cittadini».

Nato spontaneamente da un gruppo di studenti, genitori e cittadini, il Comitato ha come obiettivo quello di portare avanti iniziative per ottenere il superamento dell’attuale sistema d’ingresso a Medicina garantendo finalmente il pieno diritto allo studio a migliaia di ragazze e ragazzi e assicurando, contestualmente, una rapida soluzione alla tragica carenza di medici.

«Da troppo tempo, infatti – dicono dal Comitato - ci siamo assuefatti all’idea che i giovani debbano rinunciare ai propri sogni a causa di un folle test a risposta multipla e che gli ammalati possano morire per le liste d’attesa troppo lunghe o perché, più banalmente, non ci sono abbastanza medici nelle corsie d’ospedale o sul territorio»

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Dopo l’esposto in Procura, le indagini della polizia postale e la notifica dei primi ricorsi al Tar dello studio legale Leone-Fell & C., gli avvocati gireranno l’Italia per spiegare le ragioni della loro battaglia e incontrare tutti coloro che vogliono partecipare attivamente alle azioni di protesta.

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