Turismo a Napoli, Armato: «Pronto un 'cervellone' per stanare gli abusivi»

L'assessore: caccia ai furbetti ma ci sarà la possibilità di mettersi in regola

Teresa Armato in un info point
Teresa Armato in un info point
di Luigi Roano
Domenica 23 Aprile 2023, 09:32 - Ultimo agg. 16:20
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Teresa Armato - assessore al Turismo e al Commercio - il cosiddetto oro di Napoli - che città vede dal suo osservatorio?
«Quando ieri mattina sono uscita da Palazzo San Giacomo sono stata fermata da due turisti provenienti dalle Antille che mi hanno chiesto dove fosse "a capa e Napule" e ho detto loro che era dentro il Municipio. Erano felici e mi hanno detto che resteranno in città per cinque giorni. Mi piace iniziare questa chiacchierata da questo piccolo aneddoto che mi ha emozionato: Napoli è piena zeppa di turisti, in questo lungo week che ci porta al 25 aprile ci sarà il pienone».

Ci sono già dei dati concreti?
«Sì, dopo la Pasqua da record anche questi giorni sono sullo stesso livello, anzi questo ponte è ancora più soddisfacente. Le associazioni di categoria mi hanno comunicato che saranno almeno in 300mila i visitatori. Il 56% in più rispetto all'anno scorso».

E Napoli è pronta sotto il profilo dei servizi per affrontare questo esercito di turisti?
«Ci stiamo preparando a essere una grande capitale internazionale del turismo e in un certo senso già lo siamo, in primis sulla qualità della programmazione degli eventi: ci sono mostre di grande richiamo addirittura prorogate per settimane.

Sui servizi del Comune sono stati fatti grossi passi in avanti sulla pulizia, abbiamo messo 6 bagni pubblici di cui 4 gratis, ci sono i nostri tutor che indirizzano i turisti. Per esempio ai Quartieri Spagnoli dove indicheranno altre mete oltre che il cosiddetto largo Maradona».

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Ai Quartieri Spagnoli, così in tante zone di Napoli, c'è un grosso proliferare di abusivi dell'affitto, oltre all'illegalità il Comune perde molti soldi della tassa di soggiorno. State pensando a contromisure?
«Abbiamo acquistato un software antibusivismo lo "Stay Tour MapControl" che ci consente di visualizzare tutte le strutture operanti e pubblicizzate sui siti così da confrontarle con gli elenchi delle strutture paganti. In questo modo sarà possibile verificare chi versa la tassa e chi no. Allo stesso tempo, questo nuovo strumento, ci permette il confronto tra tasse di soggiorno versate e persone realmente ospitate nelle strutture utilizzando anche gli elenchi della Questura: grazie a questo software si potranno sanzionare non solo chi è abusivo ma, anche chi non lo è ma non paga la tassa. Però mi faccia fare una precisazione su questo tema».

Prego
«Il Comune con questo strumento vuole anche dare la possibilità a chi è nell'illegalità di emergere e lavorare in maniera pulita».

Che turismo è quello di Napoli?
«Non più quello mordi e fuggi è anche un turismo di qualità. Il nostro osservatorio urbano, che sta iniziando a dare dati, un osservatorio con dentro molto specialisti ora supportati anche da Vodafone che ha vinto la gara, ci dice che il 91% degli stranieri all'atto della partenza dice di volere ritornare a Napoli. Gli italiani che vogliono ritornare sono il 99%. Mi lasci dire che il mio manifesto "Vedi Napoli e poi ritorni" è stato profetico. Non solo questo chi arriva resta 5 giorni che sono tanti il segnale che la città è accogliente e offre opportunità e servizi».

Tra poco riparte la rassegna del "Maggio" che novità ci sono?
«Parte quando chiude la rassegna di Pasqua "Vedi Napoli e poi mangia" cioè il 7 del prossimo mese. Devo dire che è andata bene con molti napoletani che hanno riscoperto la loro città insieme ai turisti. Ricordo in particolare le giornate a San Giovanni a Teduccio nella parrocchia di San Giovanni battista. Una città raccontata attraverso la cultura culinaria e un punto di vista antropologico. Poi ci sono stati anche gli assaggi».

Torniamo al Maggio?
«Sarà dedicato all'elemento aria come dimensione dello spazio e dell'immaginazione, al movimento e all'altezza. Saranno coinvolti molti luoghi di Napoli che sono in alto, di più non posso dire è programmata una conferenza stampa».

Lei sta lavorando a due delibere per le nuove regole: una sul disciplinare dei dehor, l'altra per la tutela del Centro storico Unesco: a che punta è il lavoro?
«Sui dehor ci siamo ispirati a quelli di Firenze, sono gradevoli e c'è spazio per i pedoni. È fondamentale la sinergia con gli esercenti con i quali c'è piena collaborazione. Ci sono forti convergenze non solo nella maggioranza perché il provvedimento passerà per il Consiglio comunale. L'orizzonte temporale per vedere in città i nuovi dehor è di 180 giorni».

E sul sito Unesco?
«Stiamo parlando con la Regione, le leggi attuali impongono di passare per quell'ente per individuare le strade da tutelare e anche le categorie merceologiche che possono esserci in quei luoghi. Come ha ribadito più volte il sindaco Gaetano Manfredi sarebbe utile un sostegno legislativo del Parlamento a tutti i Comuni su questa materia. Servono regole nella consapevolezza che Napoli si vive all'esterno non nelle case visto che c'è bel tempo 9 mesi l'anno e c'è la necessità di dare spazio anche al commercio».

Nel centro storico c'è anche il problema della movida e maxi assembramenti spesso pericolosi, qual è la strategia del Comune.
«La regolamentazione dei flussi serve anche per gestire al meglio la movida».

Implementare il commercio può essere utile per rilanciare aree della città un po' depresse come Scampìa e Ponticelli?
«A Scampìa abbiamo portato cultura con l'Università e musica. Su Ponticelli è in atto un ragionamento di questo tempo che è partito dal Consiglio comunale».
 

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