Via Argine, impossibile attraversare:
verde di Napoli Est nel degrado

Via Argine, impossibile attraversare: verde di Napoli Est nel degrado
di Alessandro Bottone
Giovedì 30 Luglio 2020, 14:09
3 Minuti di Lettura

Il verde dell'intera città è in agonia e a soffrire sono particolarmente le aree periferiche. A Ponticelli, nella zona orientale di Napoli, aiuole e parchi restano nel degrado da tempo, prima ancora della crisi sanitaria ancora in atto.

Non si interviene da oltre un anno nello spartitraffico che divide le due carreggiate in via Argine, asse stradale di primaria importanza utilizzato quotidianamente da migliaia di veicoli, specie mezzi pesanti. Impossibile attraversare in sicurezza: i cespugli impediscono il passaggio e rendono impossibile la visibilità sia per i pedoni che per chi è alla guida creando situazioni altamente pericolose. Impossibile anche utilizzare il marciapiede dello stesso spartitraffico, invaso dal verde non curato. Tale situazione si registra all'altezza del cimitero.
 

 

Non va meglio nel parcheggio di via Argine gestito dall'ANM Napoli. Da tempo il verde infesta l'area esterna a ridosso della rampa di uscita dei veicoli e impedisce di raggiungere la zona in cui sono installate delle centraline che servono la struttura pubblica che ospita numerosi veicoli. Sono tante altre le aiuole nel degrado. In pessime condizioni anche i cortili di scuole, biblioteche, centri anziani e di altre strutture pubbliche della zona orientale. L'emergenza sanitaria per il coronavirus ha solo peggiorato la possibilità di intervento. Ora che è possibile farlo, però, si contano le forze e le risorse in campo: pochi giardinieri, mezzi usurati, nessuna programmazione degli interventi, organizzazione del lavoro molto difficile.

Di fronte alle pessime condizioni di aiuole, prati, parchi e giardini in tutta la città fa notizia l'assegnazione dei premi ai dipendenti che si occupano proprio del verde. Con due atti dirigenziali - la numero 10 e la numero 11 del 14 luglio 2020 - il servizio 'Verde della città' del Comune di Napoli ha determinato l'impegno di spesa di 110mila euro per la produttività collettiva 2019 del personale del medesimo servizio e altri 125mila euro per il personale in forza alle dieci municipalità cittadine.

Nel piano per il triennio 2019-2021 il servizio 'Verde della città' del Comune di Napoli aveva diversi obiettivi da raggiungere per l'anno 2019: conseguimento di una media di gradimento sulla carta dei servizi online non inferiore a «buono»; rispetto degli obiettivi per gli interventi del Patto per la città di Napoli e, in particolare, per la realizzazione della 'Città verticale' (riqualificazione di sei percorsi pedonali); raggiungimento di un target di spesa non inferiore a 300mila euro per la realizzazione di un nuovo parco urbano di circa 30mila mq in via Vespucci. E ancora: affidamento dei servizi tecnici di progettazione e di esecuzione per il programma di ri-piantumazione ed incremento del verde cittadino approvato nel 2018; espletamento di una procedura ad evidenza pubblica per incentivare forme di collaborazione tra cittadini e amministrazione comunale alla cura del verde urbano; ultimazione dei lavori ed apertura al pubblico del parco agricolo in via Cacciottoli nell'area dell'ex gasometro al Vomero.

Per ogni municipalità, invece, l'obiettivo per il 2019 era il «conseguimento, per le prestazioni inserite denominate 'Manutenzione ordinaria del verde pubblico di quartiere', di una media di gradimento sulla carta dei servizi online non inferiore a 'buono': l’indicatore si considera valido per almeno 50 giudizi espressi nell’anno». Difficile per i cittadini delle diverse periferie esprimere giudizi positivi vista la mancanza di decoro, igiene e sicurezza.

«Quale produttività? Quale il servizio reso a favore della collettività visto che le aiuole verdi sull’intero territorio sono definitivamente defunte?» si chiedono i volontari e attivisti di Gazebo Verde, il comitato per la difesa del verde urbano che da mesi segnala le numerose situazioni in diversi quartieri di Napoli. «Troviamo uno scandalo questa attribuzione dinnanzi a tanta distruzione del verde e mancato reso servizio» si legge in un post pubblico del comitato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA