Mazzette per un posto nella polizia municipale, l'ira del comandante: «Pronto a cacciare questo imbroglione»

Mazzette per un posto nella polizia municipale, l'ira del comandante: «Pronto a cacciare questo imbroglione»
di Oscar De Simone
Lunedì 16 Dicembre 2019, 20:00 - Ultimo agg. 17 Dicembre, 08:46
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Ha lo sguardo attonito e infuriato allo stesso tempo. Non crede a quel che vede e sente il comandante della polizia locale di Napoli, Ciro Esposito. E adesso promette di fare chiarezza su una vicenda che risale a qualche anno fa, quando non era ancora al vertice del Corpo. Una scena senza precedenti – come lui stesso commenta – e che deve essere chiarita nel più breve tempo possibile.

«Io ho fatto tutta la gavetta tra i vigili e una cosa del genere non l’ho mai vista. Non sono mai stato aiutato da nessun politico e non ho mai dovuto cacciare un soldo per superare i concorsi o fare carriera. È incredibile la sicurezza che ha questo signore nel presentarsi ai ragazzi e proporgli “l’affare”. Proprio per questo spero che la Procura dia a me l’incarico di svolgere le dovute indagini che comunque ho intenzione di effettuare. Voglio capire se questo tizio è un mio dipendente o se è semplicemente un millantatore».
 


Un imbroglione che – come si vede nel video – non omette particolari. Parla del suo passato e di come la politica lo abbia aiutato. Ma soprattutto di come, da dopo gli anni Ottanta, siano in molti a ricorrere alle tangenti per diventare agenti di polizia locale.

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«Non so a quale concorso si faccia riferimento – continua Esposito – ma all’ultimo c’ero io in commissione e posso garantire sulla trasparenza delle procedure adottate. Ho intenzione di smascherare questo truffatore perché è chiaro che, se fosse un agente, andrebbe cacciato dal corpo e messo in condizione di non nuocere più a nessuno. La faccenda deve essere chiarita ed ho intenzione di fare la mia parte. Ma voglio dire a tutti i giovani che per superare questi concorsi bisogna studiare e non affidarsi a questi furbetti che non hanno altro interesse se non quello di rubarvi speranze e denaro».

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