Napoli, la storia della città in un libro sulla Caserma Zanzur

Storia dell'edificio sorto nel 1470: dalla Regia Dogana alle Fiamme Gialle

La Caserma Zanzur di via De Gasperi, a Napoli
La Caserma Zanzur di via De Gasperi, a Napoli
di Giuseppe Crimaldi
Giovedì 22 Giugno 2023, 20:32 - Ultimo agg. 24 Giugno, 17:24
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È uno dei tanti tesori nascosti che raccontano la storia di Napoli. Pochi sanno che l'edificio della Caserma "Zanzur" di via De Gasperi - oggi sede dei comandi della Guardia di Finanza - è uno di quei luoghi della memoria e dell'anima che testimoniano i fasti di una città millenaria, che fu Capitale  e a lungo faro di arti e cultura, in Europa e nel mondo. Oggi la casa dei finanzieri sorge dove un tempo esisteva il Palazzo della Dogana Vecchia.


Proprio grazie ad un'iniziativa editoriale dello stesso Corpo della Guardia di Finanza, a cura del colonnello Giovanni Reccia, è stato pubblicato un libro che diventa prezioso due volte: per la raffinata ricostruzione storica dei luoghi (che si fanno risalire ancor prima del periodo aingioino, ad un insediamento greco-romano e a fasi tardo antiche bizantine, per poi svilupparsi nel XV° secolo fino a diventare arsenale, e poi ancora in polo daziario nel Viceregno, fino alla prima età borbonica); ma anche per il merito insito a una pubblicazione che permette di conoscere un segmento di passato che molti, forse anche troppi napoletani, continuano ancor oggi ad ignorare.

 


La lettura è scorrevole, affascinante, senza mai assumere il gravame del volume dotto e accademico: e porta alla scoperta di una storia secolare coinvolgendo nella narrazione dei luoghi, nella divulgazione di conoscenza e approfondimenti che meriterebbero di far diventare questo edificio, questo luogo, meta di visita non solo per chi ama Napoli, ma anche per gli studenti della scuola dell'obbligo. Perché - come bene argomenta nella presentazione al libro l'ex comandante interregionale per l'Italia meridionale delle Fiamme Gialle, il generale Ignazio Gibilaro - "promuovendo la pubblicazione di questo volume si dà la giusta collocazione nel panorama storico della città di Napoli al Palazzo dell'ex Regia Dogana, oggi la nostra caserma".
Scorrendo le oltre 350 pagine della pubblicazione (corredata da un certosino lavoro di ricostruzione e di consultazioni bibliografiche) sembra quasi di vedere la vita che tanto tempo fa scorreva in quei luoghi: con le ronde dei soldati doganali di aragonese memoria, le guardie dei Dazi napoleonico-borboniche intente a controllare la vita commerciale di una città pulsante, fino alle attività delle guardie "unitarie", ed infine - oggi - i militari della Guardia di Finanza.

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Come detto, il merito di questa puntuale ricostruzione che spazia dall'arte alla storia, dal racconto dell'evoluzione urbanistica della città e molto altro ancora, è del colonnello Reccia, che oggi presta servizio proprio in quell'edificio che purtroppo oggi le funzioni e la destinazione militare impediscono un'apertura completa al pubblico. «Non solo abbiamo aperto l'edificio alle ricerhe della Soprintendenza - spiega Reccia - ma abbiamo direttamente partecipato alle ricerche e alle nuove scoperte architettoniche, sperando  che presto si effetuino saggi di scavo che confermino ilr estauro dell'edificio agli inizi del '400 e che vadano ad analizzare le possibili fondamenta normanne».
Il volume si arricchisce di firme prestigiose del mondo universitario, di storici e storici dell'arte, urbanisti e ricercatori: Giuliana Boenzi, Stefano Iavarone, Alessio Cuccaro, Tobia di Ronza, Luisa Canonico, Caterina Messina, Alfredo Buccaro, Giovanni Caridei, Gerardo Severino, Vincenzo Cuomo, Alfredo De Luca, con ampi capitoli firmati dallo stesso colonnello Reccia.

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