I fratelli Zeno: «Per noi Napoli è sempre il peschereccio di nostro padre»

I fratelli Zeno: «Per noi Napoli è sempre il peschereccio di nostro padre»
di Francesca Cicatelli
Lunedì 29 Febbraio 2016, 21:12
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Animo da poeta prima che ancora da scrittore. Nostalgico ma con la vivacità degli autori 2.0. Salvatore Zeno, fratello poliedrico dell'attore Giuseppe Zeno, vincitore con l'antologia di racconti “Chi tene ‘o mare” del Premio Chiara 2015, si commuove davanti alla sua Napoli. Come il fratello Giuseppe anche Salvatore è capitano di lungo corso. Ed è stato proprio il mare a spingerlo a scrivere. Lo racconta lui stesso: “non avrei mai cominciato a scrivere se non avessi conosciuto il mare fin dalla tenera età, divenendo marinaio al fianco di mio padre e mio fratello. Non avrei mai cominciato a scrivere se nei giorni di navigazione, una volta imparato a leggere, non avessi incontrato i versi di John Keats, di Ungaretti, di Montale, le parole di Fitzgerald, di Bateson, della Morante, di Turgeven, di Dostoevskij, di Pavese, di Calvino e tanti altri”.
Mentre il fratello Giuseppe con gli anni, è passato dal legno delle navi a quello del palcoscenico, arrivando poi a essere protagonista di moltissime fiction e di spettacoli teatrali di successo, Salvatore ha proseguito i suoi studi, a Milano, nel campo della comunicazione.
 



“Chi tene ’o mare” nasce dopo la scomparsa di Pino Daniele, mutuando il titolo proprio da una delle sue canzoni. “L’addio di Pino Daniele - spiega Salvatore - ha acceso in me la necessità di scrivere attraverso le sue parole, attraverso il mare che mi cantava da bambino. Ne è nata una raccolta di racconti che nasce da versi crudi e crudeli, ma di passione e speranza allo stesso tempo”. I personaggi di “Chi tene ’o mare” si muovono, e tornano da un racconto all’altro, colti in un frammento di quotidianità, sullo sfondo di Napoli e del sud Italia. Esistenze ai margini, vicende di malavita, piccoli drammi narrati con partecipazione, senza mai scadere nel compiacimento. Da una storia all’altra, insieme all’umanità varia dei personaggi, con i loro desideri e le loro speranze, è l’ambiente stesso che diventa protagonista, con la sua atmosfera, le voci, gli odori e con l’incessante respiro del mare.
Attualmente, Salvatore sta lavorando a un romanzo, iniziato prima di “Chi tene ’o mare”  che ha per protagonisti due fratelli e che diventerà un film. 

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